Albere, Italia Nostra rispolvera Renzo Piano «Un centro congressi»
TRENTO Destinare Palazzo delle Albere a diventare la sede di quel centro congressi che Renzo Piano aveva progettato per il suo quartiere, ma non ha mai visto la luce, riservando «qualche saletta per un piccolo museo del Palazzo che ne spieghi l’origine, la storia e il ruolo nella Trento rinascimentale». A poche ore dall’incontro promosso dall’assessorato provinciale all’istruzione, università e cultura per discutere con la comunità trentina sul futuro dell’edificio — stasera alle 20.30 al piano terra della villa madruzziana con l’assessore Mirko Bisesti — anche Italia Nostra interviene nel dibattito. L’associazione presieduta in Trentino dall’architetto Beppo Toffolon mette sul piatto un’ulteriore proposta, che si discosta da tutte le altre finora avanzate, comprese quelle ipotizzate dai presidenti di Muse e Mart, Stefano Zecchi e Vittorio Sgarbi, l’uno intenzionato a declinarvi in un percorso espositivo il rapporto fra filosofia e scienza, l’altro deciso a farne la «casa» del museo di arte moderna e contemporanea nel capoluogo.
«Ospitare permanentemente nel Palazzo mostre di pittura — sottolinea Italia Nostra — significa sacrificarne l’architettura ed esporre le opere in condizioni mediocri. Basti ricordare le mostre allestite un tempo dal Mart: saloni mortificati dalle finestre oscurate, insormontabili difficoltà nel fornire ai quadri un’illuminazione adeguata. Non a caso si decise, molto opportunamente, di dotare il museo di una sede più adatta». L’assunto di base stabilisce che «per esporre opere d’arte non è necessario asservire un’altra opera d’arte, com’è Palazzo delle Albere,
L’associazione
L’ex questura è più adatta a ospitare esposizioni permanenti di arti figurative