Uccisa dal fulmine alla Skyrace, aperta un’inchiesta contro ignoti
Atleta norvegese morta folgorata al lago San Pancrazio. L’ipotesi: omicidio colposo
BOLZANO La procura di Bolzano apre un’inchiesta sul caso della 44ennenorvegese uccisa da un fulmine sabato scorso, vicino al lago di San Pancrazio, mentre partecipava alla corsa Südtirol Ultra Skyrace.
Il procedimento, per il momento a carico di ignoti, ipotizzerebbe il reato di omicidio colposo. Rimane da chiarire come gli inquirenti valucorso, la posizione dell’organizzazione della corsa, che l’anno prossimo potrebbe non avere luogo.
In un intervista, infatti, l’organizzatore Josef Günther Mair ha ammesso che, nonostante l’esperienza maturata negli anni, esiste una dose incalcolabile di rischi.
Un rischio come quello che ha corso l’ultimo gruppo di partecipanti lungo il pertra cui c’era anche l’atleta norvegese. Il tracciato è di 121 chilometri — quasi 8mila i metri di dislivello — con partenza da piazza Walther e traguardo sui prati del Talvera.
Erano circa le 19.15 quando la vittima si trovava a circa 2.100 metri, tra la val Sarentino e la val Passiria.
All’improvviso le nuvole si sono addensate, provocando una tempesta di grandine e fulmini.
La donna non sarebbe stata raggiunta dall’avviso di interruzione della gara e, mentre gli altri atleti cercavano riparo, è stata colpita dal fulmine. Nonostante l’intervento dell’elicottero del soccorso alpino, per lei non c’è stato nulla da fare.