«Stare lontani da punti esposti, no al cellulare»
Estate in montagna, stagione di temporali. Fondamentale, per evitare incidenti, è sapere cosa fare in caso di fulmini. Giorgio Gajer (nella foto), presidente del Soccorso Alpino dell’Alto Adige ci spiega come proteggersi dal maltempo in montagna, dopo la morte a causa di un fulmine della skyrunner Silje Fismen.
Cosa fare prima di partire?
«Mai andare da soli. Bisogna studiare bene l’ambiente per pianificare l’escursione e conoscere il tempo meteorologico: abbiamo dei bollettini meteo quasi perfetti. Ricordiamoci di comunicare al rifugio la nostra escursione».
E quando arriva un temporale?
«Bisogna allontanarsi il più possibile da creste, alberi, specie se in aree isolate in grado di aumentare il potere attrattivo. Meglio poi abbassarsi di quota e cercare un anfratto o un rifugio. I telefoni cellulari attraggono i fulmini, pertanto è sconsigliato il loro utilizzo in occasioni di fenomeni temporaleschi».
Cosa fare quando una persona viene colpita da un fulmine?
«Solitamente nell’ 80% dei casi non è mortale. Il rischio principale è l’arresto cardiocircolatorio, quindi va verificato che la persona colpita respiri e se necessario si devono applicare le manovre di rianimazione. Toccare il malcapitato non è pericoloso, in quanto la scossa si esaurisce andando a terra. I sintomi più gravi sono la difficoltà a respirare, dolore al petto, perdita di conoscenza, difficoltà nella vista, stare in piedi. Se il fulmine colpisce la persona direttamente, abbiamo in più le ustioni: se gravi rendono il rischio di morte sicuramente alto. In questo caso bisogna allertare il soccorso alpino, anche se molte volte la copertura telefonica in certe vallate non è ottimale».
Che fare se ci si trova in ferrata?
«La ferrata è pericolosa, la fune metallica e gli attrezzi attraggono i fulmini. È difficile abbandonarla se è impegnativa. Bisogna cercare un riparo idoneo. Cruciale studiare le previsioni meteo».