«Addio Irina, eri sempre positiva. Ci manchi»
Parrocchia di Vipiteno gremita per i funerali. Le amiche: «Volevi studiare psicologia, avevi tanti progetti»
VIPITENO «A volte può sembrare che il destino non abbia senso e che non ci sia conforto al nostro dolore, ma dobbiamo ricordarci che Dio è sempre presente, è sempre vicino a noi. In queste ore ci interroghiamo sul perché sia morta Irina, in maniera così inaspettata, prematura, tragica. Ed i suoi cari hanno dovuto affrontare un momento in cui tutto sembrava finito, una notte senza stelle. Il mio invito è di pensare a Irina e dirle: ciao, ci rivedremo. Questo è solo un arrivederci». Il padre cappuccino Meinrad Gasser ha cercato con queste parole di confortare i genitori di Irina Senn — mamma Christine e papà Toni — celebrando ieri pomeriggio i funerali della ragazza diciannovenne rimasta vittima del tragico incidente di martedì scorso a Ridanna. Nell’incidente era scomparsa anche la diciassettenne Miriam Volgger, le cui esequie sono state celebrate domenica nella chiesa di Ridanna. Proprio come a Ridanna, dove
Lutto condiviso Domenica si sono svolte le esequie di Miriam Volgger a Ridanna. Presenti i sindaci delle due comunità
una folla commossa aveva partecipato ai funerali di Miriam, anche ieri nella chiesa «Madonna della Palude» sono arrivate centinaia di persone, riempiendo interamente la parrocchia.
I due funerali sono stati celebrati in momenti e luoghi diversi, ma c’è stato comunque un unico grande abbraccio da parte delle comunità dei due centri di provenienza delle ragazze, unite da questo tragico destino: i genitori di entrambe erano seduti vicini ai funerali, ai quali hanno partecipato i due sindaci, Fritz Karl Messner di Vipiteno e Sebastian Helfer di Racines (Ridanna è una frazione). Il rito funebre, ieri a Vipiteno, era stato preceduto dall’arrivo della bara in chiesa, accompagnata dai più stretti familiari, dagli amici e da i compagni di scuola di Irina. «Eri sempre ottimista, positiva — ha ricordato una compagna di scuola — e quest’anno, dopo l’esame di maturità, avevi deciso di voler proseguire gli studi, iscrivendoti alla facoltà di psicologia. Avevi tanti progetti e tra poco avresti avuto l’esame di ammissione, ma non ci sei potuta arrivare. Addio Irina, ci manchi tanto».
Nel frattempo proseguono le indagini per chiarire le cause dell’incidente costato la vita alle due ragazze, mentre si erano salvate sia la conducente, Monika Klotz, di 19 anni, che una quarta donna, a sua volta sudtirolese, di 41 anni. Lavoravano tutte come cameriere stagionali alla malga Aglsboden (di proprietà del padre di Monika), e stavano scendendo a valle per tornare a casa, martedì alle 18.30. Ad un tratto, la Suzuki Jimny sulla
L’indagine Accertamenti tecnici sulla Suzuki che era precipitata nel burrone: presto una perizia
quale viaggiavano, in prossimità di una leggera curva a sinistra, non aveva seguito il tracciato ma era andata diritta, precipitando in un burrone per 150 metri. La Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo, e risulta indagata la conducente. Verrà effettuata una perizia per verificare eventuali guasti della Suzuki. Già da un primo accertamento è emerso che l’auto non era stata sottoposta all’ultima revisione di legge, prevista nell’aprile del 2018. Un’omissione che potrebbe aggravare la posizione dell’indagata, soprattutto considerando che l’auto era piuttosto vecchia, essendo stata immatricolata 18 anni fa. Sono in corso anche le acquisizioni delle testimonianze delle due sopravvissute, che potrebbero chiarire la causa della tragedia.