Quel corbezzolo ostinato dalle bacche come fragole che ama i terreni acidi
In italiano si chiama corbezzolo, in tedesco Erdbeerbaum, in inglese Strawberry tree. Il suo nome botanico è Arbutus unedo, della famiglia delle Ericaceae - come i mirtilli e i rododendri.
Quest’appartenenza spiega come mai un alberello, piantato con grandi aspettative, sia morto nel giro di quattro, cinque anni, durante
i quali le foglie, progressivamente ingiallendo, cadevano entro agosto.
Le Ericaceae in maggioranza vorrebbero crescere in terreni acidi. Il mio giardino ha terreno calcareo.
Anche gli inverni della nostra regione sono un po’ troppo rigidi per questo figlio del clima temperato, in particolare modo agli inizi, quando è ancora in fase di assestamento.
Dagli errori s’impara, e ho rinunciato al corbezzolo, anche se mi piacerebbe tanto.
Con la sughera e l’ulivo, è uno degli alberi più belli della macchia mediterranea.
Si chiama albero delle fragole sia in tedesco, sia in inglese.
È un nome indovinato, perchè le bacche assomigliano molto alle fragole. Grazie agli in
Il gigante La specie più grande della famiglia raggiunge i trenta metri di altezza
verni miti cresce anche in Inghilterra. Un secondo esemplare l’ho ammirato nel giardino botanico di Palermo, un albero di media grandezza, ma molto armonioso: lasciato crescere liberamente, diventa un albero di dieci, dodici metri.
È stato introdotto, cautamente, anche in Germania, in zona renana, segno che è assai più resistente di quanto si supponga, quando è diventato adulto.
In Grecia e in Asia Minore si trova un parente prossimo del corbezzolo «italiano», l’unedo, l’Arbutus andrachne. Più resistente ai freddi è invece l’Arbutus andrachnoides, un ibrido spontaneo tra l’unedo e l’andrachne.
Entrambi sono simili al corbezzolo italiano, ma hanno una splendida corteccia color cannella, che si desquama.
Ho visto un andrachne coltivato in un grande mastello in un vivaio in Germania, vicino a Ulm. In inverno lo riparano ovviamente in serra.
Nel nord dell’America vive l’Arbutus menziesi, il gigante della famiglia, che raggiunge i trenta metri di altezza. Cresce in terreni molto acidi.
I corbezzoli non amano una cosa sola: il terreno perennemente umido.
Si bagnano per un breve periodo di assestamento solo quando sono stati appena piantati; dopo è meglio lasciarli in pace. Sopportano benissimo la siccità, anche prolungata.
La bellezza del corbezzolo non sta solamente nei frutti vivacemente rosso-arancioni, nel fogliame brillante e persistente, nel colore rossiccio del tronco, ma anche nella piacevole fioritura che avviene in inverno, piccole campanule bianche raccolte in mazzetti.
I frutti maturano l’autunno successivo. Spesso fiori, frutti acerbi e frutti maturi pendono dallo stesso ramo.
I frutti sono dolci e succosi quando giungono a maturazione. Raccolti troppo presto o troppo tardi, invece, sono stopposi, sgradevoli al palato.