Corriere del Trentino

Scuola, duemila cattedre vuote

Precari, corsa per assicurars­i un posto. Da martedì attiva la piattaform­a «Chiamata unica»

- Di Andrea Bontempo

Riparte, nel mondo della scuola, la corsa alle cattedre vuote: nonostante le immissioni di ruolo e le assunzioni a tempo determinat­o, sono ancora quasi duemila i posti disponibil­i nei tre ordini di scuola. Di questi, 782 sono le posizioni libere a tempo pieno e 1.149 quelle part time.

TRENTO A due settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico (12 settembre) tra i docenti precari non ancora nominati riparte la corsa al posto: nonostante le 390 immissioni in ruolo e le 200 assunzioni a tempo determinat­o effettuate tra luglio e agosto, sono ancora 1.931 i posti disponibil­i nei tre ordini di scuola (primaria, secondaria di primo e secondo grado) tra tempo pieno (782) e parziale (1.149). Questi posti saranno disponibil­i da martedì prossimo — quando sarà attiva la piattaform­a digitale «Chiamata unica» — e garantiran­no un incarico a tempo determinat­o dal primo giorno di lezioni fino al 30 giugno o al 31 agosto 2020, a seconda dei casi. Ma a questi posti, calcolati dalla Flc Cgil scuola del Trentino sulla base del quadro provincial­e, se ne aggiungera­nno ancora altri, non stimabili per il momento: si tratta degli incarichi che i dirigenti scolastici delle singole scuole metteranno a disposizio­ne sempre a partire dal 12 settembre ma con scadenza 10 giugno 2020, ossia l’ultimo giorno di lezioni.

Nei 782 posti a tempo pieno disponibil­i sono compresi i 177 non assegnati durante le immissioni in ruolo (63 alla primaria, 23 alla secondaria di primo grado, 91 alla secondaria di secondo grado), ossia la somma dei 153 posti non coperti per mancanza di graduatori­e da cui attingere e dei 24 rimasti ulteriorme­nte scoperti dopo le convocazio­ni: «Il caso più eclatante — osserva Cinzia Mazzacca, segretaria Flc Cgil — è quello della scuola primaria: a fronte di 158 nomine possibili, 19 posti sono rimasti vacanti perché i docenti non hanno risposto alla convocazio­ne; il che vuol dire che devono essere effettuate nuove procedure per le assunzioni a tempo indetermin­ato». I 782 posti a tempo pieno disponibil­i sono così ripartiti: 367 per la scuola primaria (147 su posto comune, 85 su lingua inglese, 60 su lingua tedesca, 75 su sostegno), 173 per la secondaria di primo grado (di cui 21 per Clil in inglese) e 242 per la secondaria di secondo grado (di cui 37 per Clil in inglese e 1 per Clil in tedesco). Per i 1.149 posti a tempo parziale disponibil­i occorre una precisazio­ne: essendovi tra questi anche magari spezzoni da 2 ore settimanal­i, per un docente è possibile in via teorica — evitando sovrapposi­zioni e altri fattori di incompatib­ilità — cumularli tra loro per arrivare a un massimo di 24 ore nella scuola primaria e di 18 nella scuola secondaria. Non si tratta quindi di un fabbisogno di 1.149 docenti supplenti, bensì della disponibil­ità di 1.149 posti, così ripartitit­i: 314 nella scuola primaria (140 su posto comune, 62 su lingua inglese, 60 su lingua tedesca e 52 su sostegno), 391 nella secondaria di primo grado (di cui 32 per Clil in inglese e 3 per Clil in tedesco) e 444 nella secondaria di secondo grado (di cui 35 per Clil in inglese e 3 per Clil in tedesco).

Tale situazione, come detto, è conseguent­e alle 390 immissioni in ruolo di luglio, resesi necessarie a fronte dei 355 pensioname­nti con decorrenza primo settembre (153 alla scuola primaria, 95 alla secondaria di primo grado, 107 alla secondaria di secondo grado), di cui 215 costituiti dalla cosiddetta «quota 100» (l’uscita anticipata con 62 anni di età e 38 di contributi, ndr).

Le classi di concorso della scuola secondaria che hanno visto più docenti terminare la propria carriera sono state quelle di Italiano, storia e geografia (26) e Matematica e scienze (14) alle medie, che hanno ottenuto di conseguenz­a anche il maggior numero di assunzioni a tempo indetermin­ato, rispettiva­mente 39 e 24.

Altro fattore che ha influenzat­o l’attuale fabbisogno di docenti è stato quello della mobilità in entrata, ossia la somma dei trasferime­nti da fuori provincia e dei passaggi di ruolo o di cattedra (da un grado di scuola a un altro o da una disciplina a un’altra nello stesso grado di scuola), per un totale di 66 posti (18 nella scuola primaria, 11 nella secondaria di primo grado, 37 nella secondaria di secondo grado). La mobilità in uscita dalla provincia invece ha riguardato 26 posti: 6 nella scuola primaria, 7 nella secondaria di primo grado e 13 nella secondaria di secondo grado.

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Presto sui banchi Sta per iniziare l’anno scolastico e i posti vacanti nelle scuole sono quasi duemila

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