Anziani soli, ecco i controlli di vicinato
Dopo gli scippi in San Giuseppe. «Ma non c’è allarme»
Dopo il secondo scippo nel giro di un mese e il furto in casa registrato domenica notte, la presidente della circoscrizione San GiuseppeSanta Chiara Maria Grazia Zorzi lancia una possibile soluzione: attivare anche nel sobborgo centrale del capoluogo i controlli di vicinato. «In autunno — dice — organizzeremo un’assemblea informativa».
TRENTO Cresce sempre di più il timore nella zona residenziale all’incrocio tra via Zara e via Benedetto Bonelli. Ma dopo il secondo scippo nel giro di un mese e il furto avvenuto domenica notte nell’abitazione di una signora in via Fratelli Bronzetti, la presidente della circoscrizione San GiuseppeSanta Chiara Maria Grazia Zorzi mette sul tavolo una possibile soluzione. «In autunno organizzeremo un’assemblea informativa sul controllo di vicinato», fa sapere la presidente.
L’ultimo episodio in via Zara risale a martedì scorso, quando in mattinata un giovane ha strappato di mano la borsa ad una donna di 96 anni che stava tornando a casa dopo aver fatto la spesa. Fortunatamente soltanto un grosso spavento per la signora, che non ha riportato nessun trauma. Un mese fa, invece, sempre nella stessa zona, una donna di 80 anni era stata scippata da un uomo che l’aveva spinta alle spalle facendola cadere rovinosamente a terra e rompendole tre costole. Mentre in via Fratelli Bronzetti, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, una signora di 94 anni è stata vittima di una rapina nel suo appartamento, rimanendo ferita dopo essere stata colpita con un mazzo di chiavi da due giovani, un ragazzo ed una ragazza. Su quest’ultimo caso, ora, sta indagando la Squadra mobile di Trento.
Tutti episodi spiacevoli che colpiscono soprattutto le persone in età più avanzata, tra le più vulnerabili a crimini di questo tipo.
«Sono atti che possono creare molta preoccupazione nella popolazione, visto anche che nella nostra circoscrizione vivono soprattutto persone anziane — aggiunge la presidente Maria Grazia Zorzi —. A settembre sentirò gli altri consiglieri per indire un’assemblea informativa sul controllo di vicinato. Anche se non c’è un’alta percezione di insicurezza».
Sarebbe la terza circoscrizione del capoluogo trentino, dopo l’Oltrefersina e l’Argentario, ad adottare lo strumento del «controllo di vicinato» per contrastare la microcriminalità. Ossia gruppi di vicini che segnalano episodi o circostanze potenzialmente compromettenti per la sicurezza pubblica al proprio coordinatore di zona, che, a sua volta, comunica alle forze di polizia le segnalazioni più importanti.
Dunque, né forme di presidio mobili, come le ronde, né forme di controllo del vicino, ma semplicemente un invito a prestare maggiore attenzione alla vita del proprio quartiere.
La Circoscrizione
I casi di questi mesi preoccupano «ma non c’è una percezione alta di insicurezza»