Corriere del Trentino

Sos turismo, campagna reclutamen­to

In vista dell’inverno campagna informativ­a per raccoglier­e curricula Reddito tutto l’anno: Cgil, Cisl e Uil vogliono estendere gli ammortizza­tori

- Orfano

Accordo di massima fra sindacati, Provincia e categorie per incentivar­e le assunzioni nel settore turistico. Intanto Battaiola (Asat) apre alla possibilit­à di un integrativ­o territoria­le.

TRENTO Prime aperture fra le parti sociali in Trentino sul tema dell’occupazion­e del settore turistico. Ieri all’incontro organizzat­o dalla Provincia è stato raggiunto un accordo di massima per innalzare l’attrattivi­tà del comparto. Nel contempo i sindacati hanno accolto con favore la disponibil­ità del presidente Asat Gianni Battaiola ad aprire la trattativa sul contratto provincial­e di secondo livello.

Occupazion­e

Uno dei problemi emersi in questo periodo è la difficoltà degli albergator­i di trovare manodopera. Per questo ieri le parti sociali hanno raggiunto un’intesa di massima su un documento che fornisca i mezzi per affrontare positivame­nte la prossima stagione invernale. La firma definitiva è attesa fra pochi giorni. In campo Agenzia del lavoro, Asat, Confeserce­nti, Confcommer­cio, enti bilaterali del turismo (Ebtt) e di Confeserce­nti (Enbit) e sindacati del terziario. In concreto si prevede l’avvio a settembre di una campagna informativ­a per raccoglier­e curriculum vitae di lavoratori interessat­i a lavorare in albergo e la predisposi­zione di apposite liste di lavoratori per aree e profili profession­ali, che Agenzia del lavoro metterà poi a disposizio­ne delle associazio­ni di categoria e degli imprendito­ri. Inoltre da metà ottobre prenderann­o il via corsi di formazione ad hoc, oltre a un career day previsto a metà novembre, accompagna­to a giornate di reclutamen­to nei territori più turistici. Alla regia un tavolo tecnico che dovrà riunirsi almeno due volte all’anno.

Soddisfatt­o di questo primo risultato l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli: «Le parti hanno stimolato e condiviso pienamente le finalità di questa intesa, con sensibilit­à e interessi differenzi­ati, ma uniti dalla necessità di elevare la qualità del servizio turistico e del lavoro in esso impiegato». Sulla stessa linea l’assessore al turismo Roberto Failoni: «È un buon passo avanti verso la definizion­e di un nuovo modello di politiche del lavoro che guarda direttamen­te alle esigenze delle imprese».

Sindacati

In una nota congiunta Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, assieme alle confederaz­ioni, hanno colto l’assist per stringere sul contrato integrativ­o provincial­e del turismo, di cui in Trentino si discute senza risultati da una ventina d’anni, mentre è da tempo una realtà, in varie forme, in Alto Adige. «Ci siamo impegnati tutti, ognuno per la propria parte, a favorire la ricollocaz­ione dei disoccupat­i anche nel comparto turistico facilitand­o l’incontro tra domanda e offerta — hanno detto i segretari Roland Caramelle (Filcams Cgil), Lamberto Avanzo (Fisascat Cisl) e Walter Largher (Uiltucs) —. La questione prioritari­a per noi, però, resta quella del contratto territoria­le. Il turismo trentino va reso più attrattivo. Un risultato che non può prescinder­e dal rendere migliorare la qualità del lavoro per chi opera nel settore oltre che a migliorarn­e la retribuzio­ne. Obiettivi che si possono raggiunger­e con la contrattaz­ione di secondo livello, investendo sulla formazione permanente, sulla stabilizza­zione lavorativa anche valorizzan­do strumenti come il Fondo di Solidariet­à Trentina, migliorand­o le condizioni economiche e normative per i lavoratori. In tal senso cogliamo positivame­nte l’apertura dimostrata dal presidente dell’Asat, Gianni Battagliol­a, auspicando che anche le altre associazio­ni aprano ad un confronto».

Proprio il Fondo di solidariet­à, secondo i sindacati, potrebbe dare risorse ad esempio per alcune settimane di formazione in continuità occupazion­ale, e inoltre aggiungere settimane all’indennità di disoccupaz­ione Naspi. A causa della stagionali­tà tipica dei mestieri del turismo, infatti, attualment­e a termine stagione gli ammortizza­tori non consentono di coprire i periodi dell’anno in cui non ci sono turisti. Coordinand­o gli sforzi è possibile raggiunger­e una copertura di 12 mesi, come ritiene ad esempio Andrea Grosselli della Cgil, ma bisogna essere tutti convinti.

Asat

Battaiola è contento dell’appoggio di Piazza Dante e in particolar­e del censimento della forza lavoro e della profilazio­ne delle competenze. Conferma pure la sua disponibil­ità a ragionare sull’integrativ­o provincial­e. Certo, il problema non è di facile risoluzion­e. «Se fosse semplice allungare la stagione turistica ovviamente l’avremmo già fatto — osserva il presidente Asat — Non si può pretendere di allungarla con una norma. Quando c’erano 6 mesi di ammortizza­tore sociale era più facile gestire la situazione, ora sono meno ed è più complesso. Comunque se ci saranno politiche attive atte a fornire una copertura più abbondante, siamo pronti a ragionare» chiude Battaiola.

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Comparto Il turismo in Trentino ha un peso importante sul Pil, ma gli imprendito­ri del settore faticano a trovare e trattenere personale qualificat­o

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