«Futura 2018» compie un anno e testa intese A partire da Leu
La sede rinnovata, il nome aggiornato con le parole «partecipazione e solidarietà», i gruppi territoriali attivati a Trento e Rovereto e i contatti messi in campo sul resto del territorio provinciale, da Pergine ad Arco, Riva e Tione. Futura, la creatura politica di Paolo Ghezzi, ha festeggiato ieri il suo primo compleanno con un brindisi e una lista di piccoli traguardi, e guarda ora con decisione alla prossima stagione elettorale aprendosi alla collaborazione con altre forze locali.
«Non vogliamo piantare bandierine — ha chiarito il presidente Piergiorgio Cattani — Ma essere come un contenitore aperto, un catalizzatore di processi, una lista “arcipelago” secondo modalità civiche, civili, plurali, fantasiose». Cattani ha richiamato anche alla concretezza: «Siamo un’associazione politica e vogliamo ovviamente presentarci alle elezioni. Questo significa essere al centro di coalizioni capaci di vincere, condizionando dall’interno le scelte politiche e programmatiche. Per questo potremo presentarci con il nostro simbolo oppure con simboli compositi o dentro progetti più ampi». Ancora da definire lo schema delle
alleanze per le elezioni comunali della prossima primavera — «non dobbiamo avere paura di contaminarci», ha sottolineato Cattani — ma la strada è già tracciata con un focus ben preciso.
«Il Trentino ha le competenze di un piccolo Stato, il suo capoluogo non può ridursi a baricentro amministrativo della Provincia autonoma — ha chiarito Paolo Ghezzi — Deve perciò pensarsi come piccola capitale europea in un territorio cruciale di passaggio». Ghezzi ha dettato anche la to do list per i prossimi mesi: diffusione territoriale e iscrizione degli elettori del 21 ottobre 2018 all’associazione; rivendicazione della libertà di non essere prigionieri dei vecchi tavoli. Tra le azioni messe in atto nel corso degli ultimi dodici mesi e maggiormente rivendicati il supporto alla campagna elettorale delle suppletive per le candidate Giulia Merlo e Cristina Donei e la maratona ostruzionistica di fine luglio sull’assestamento di bilancio: «È stata un segnale importante per i cittadini: non abbiamo ottenuto cambiamenti sostanziali, ma abbiamo dimostrato che lottiamo per certi valori, fino alla fine» ha dichiarato Cattani. Alla serata erano presenti l’assessore comunale Corrado Bungaro e Renata Attolini, esponente dei Leu con i quali è già stato avviato il dialogo. Solidarietà, equità sociale, rispetto delle minoranze, parità di diritti e sostenibilità ecologica le questioni di fondo sulle quali Futura non si dichiara disposta a trattare.
«Il Trentino ha le competenze di uno Stato, il suo capoluogo non può ridursi a baricentro amministrativo della Provincia»