Cervo ucciso «per sbaglio», permessi tolti
Hanno scambiato un cervo per un cinghiale. E dopo aver sparato «nonostante l’ora tarda e la visibilità scarsa» — è la denuncia del consigliere dei 5 Stelle Filippo Degasperi — i due se ne sono andati, tornando solo il giorno dopo a recuperare la preda. Accorgendosi quindi dell’errore. «A parte il giudizio sulla competenza dei controllori, la vicenda dimostra la pericolosità dell’esercizio venatorio in orari in cui la visibilità è scarsa o nulla» scrive Degasperi nell’interrogazione depositata proprio per far luce sulla vicenda accaduta nella zona di Nago Torbole: un testo nel quale il consigliere chiede anche «se non si ritenga necessario, visti gli esiti disastrosi, rivedere interamente le modalità dell’attività di controllo della specie cinghiale».
A rispondere è l’assessora Giulia Zanotelli, che sulla vicenda chiarisce: «Per i due controllori sono previste sia la revoca dell’abilitazione al controllo sia la sospensione del permesso annuale di caccia con decorrenza dalla stagione successiva a quella di definizione del procedimento».