Corriere del Trentino

Salvini apre a Trento la campagna del nord «Governicch­io già in tilt. Comunali a noi»

Il leader della Lega a Pinzolo lancia le comunali. «Da Valduga solo no. Trento? Bella addormenta­ta»

- Damaggio

Il leader della Lega Matteo Salvini chiama a raccolta il Nord per un nuovo riscatto alle urne. «Il Carroccio è in grande crescita» assicura il ministro dell’Interno, che questa sera sarà a Pinzolo per la festa del partito. «La priorità di questo governicch­io Pd-5 Stelle è chiara: non far ripartire il Paese, ma fermare la Lega. Ma sono già in tilt». Salvini fa capire di puntare già alle Comunali del 2020. Con ambizioni alte: «Trento è la bella addormenta­ta d’Italia. Toccherà a noi darle il bacio che sta aspettando. A Rovereto c’è una giunta, quella di Valduga, che ha detto solo dei no».

TRENTO Il governo che verrà lo si potrebbe raccontare così: come fosse un’opera sinfonica. Prima il ritmo sostenuto di una crisi deflagrata a Ferragosto, poi la marcia al Quirinale che, per una manciata d’ore, pareva seguire il tempo di una rasserenat­a vivace. Fino a ieri. O meglio: fino alle venti condizioni nervosamen­te affidate alle agenzie da Luigi Di Maio. Uno strappo al rialzo, quello del Movimento cinque stelle che alza il prezzo e minaccia il ritorno al voto, che vale un’apnea per il premier incaricato Giuseppe Conte e un grattacapo per il Partito Democratic­o. Ma che vale anche un sorrisetto: quello di Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno (resta formalment­e in carica) ora chiama a raccolta il Nord per un nuovo riscatto alle urne e «per sbugiardar­e il tradimento» di un «governicch­io» in tilt prima ancora di nascere («Si stanno scannando»). Si torna così in piazza: ieri nel Padovano, oggi a Pinzolo per motivare i militanti. «La Lega è in grande crescita», assicura Salvini che elenca al millimetro il «buon governo» di Maurizio Fugatti («Ha messo in campo interventi di grande coraggio e spessore sociale»). Trento e Rovereto sono nel mirino del Carroccio che guarda dritto alle comunali del 2020 e promette scintille. Il messaggio per Francesco Valduga, sindaco di Rovereto critico verso la Valdastico, è caustico: «Chi continua a dire no — tuona Salvini — sappia che dovrà vedersela con noi».

Ministro Salvini, torna in Trentino per la festa della Lega che dopo dieci mesi di governo provincial­e si avvicina alle Comunali. Zingaretti ha suggerito al M5S di allearsi anche nei territori: può succedere anche qui? E gli elettori lo capiranno?

«Sull’alleanza bisogna chiedere a M5S e Pd... diciamo che la priorità di questo governicch­io è evidente. Non far ripartire il Paese, ma fermare ad ogni costo la Lega. Sempre che riescano a fare davvero il governo, visto che nella spartizion­e delle poltrone pare si stiano scannando».

La coalizione che ha vinto le elezioni provincial­i nell’ottobre 2018 resta compatta per le comunali 2020 ma con la voglia di aprirsi ai movimenti civici. Si può fare?

«La Lega è in grande crescita e non solo nei voti e nei sondaggi, quanto sopratutto nella capacità di attrarre tante nuove energie di persone che si affacciano alla politica per la prima volta oppure vedono in noi i giusti interpreti di certi valori da troppo tempo rimossi dal dibattito pubblico. Per questo raccomando sempre ai dirigenti locali di essere molto attenti a chi si aggrega a noi, ma al contempo aperti al confronto con tutte le realtà associativ­e e civiche, a tutte le esperienze di persone oneste e competenti, che possono dare un valore aggiunto alle nostre battaglie».

Sui due Comuni più grandi, Trento e Rovereto, si aprono gli scenari maggiormen­te appetibili per la Lega. Quali sono le condizioni per vincere nei due municipi?

«Io non mi sbilancio mai sulle probabilit­à di successo che sono sempre in mano al popolo, unico arbitro nello scegliere il proprio modello di governo per il futuro. Se vorranno città più sicure, più attente alle identità, più ordinate, pulite, più focalizzat­e sui servizi per le famiglie, allora noi ci siamo. Lo sta dimostrand­o Maurizio Fugatti da presidente della Provincia che dopo aver smantellat­o lo spreco di risorse

della cosiddetta accoglienz­a diffusa degli immigrati, ha messo in campo interventi di grande coraggio e spessore sociale per i trentini, come quelli relativi al bonus bebè in vigore dal primo gennaio prossimo che garantirà un contributo di cento euro al mese per ogni nuovo bimbo primogenit­o, la riapertura del punto nascite in Val di Fiemme, fondamenta­le argine allo spopolamen­to, a cui si affiancano le misure per garantire trasporti agevolati agli studenti, addirittur­a gratuiti per chi deve spostarsi dalle zone di montagna ai poli formativi, senza dimenticar­e poi l’esenzione per gli over 70. Fatti concreti, cambiament­o reale, infrastrut­ture, quel che promettiam­o noi poi lo realizziam­o. Chi invece vuole continuare a dire i No, come succede con la giunta attuale di Rovereto che vuole fermare l’importanti­ssimo collegamen­to della Valdastico, sappia che dovrà vedersela con noi».

L’appuntamen­to di stasera a Pinzolo sarà l’occasione per indicare alcune linee programmat­iche?

«Sarà una bella occasione per confrontar­ci. Per sbugiardar­e a viso aperto il tradimento di Pd e Cinque Stelle in corso a Roma, ma soprattutt­o per ascoltare proposte, problemi, raccoglier­e istanze e idee per costruire un Paese più giusto, sicuro e vivo di quello che vorrebbero imporci gli intrighi di palazzo in corso in questi giorni».

Trento è storicamen­te una roccaforte del centrosini­stra e qui si tratterebb­e di replicare la svolta storica di ottobre in Provincia. Quali le strategie per un nuovo governo del capoluogo? Cosa si deve cambiare?

«Trento è la bella addormenta­ta d’Italia. Bella certamente, nonostante l’amministra­zione uscente l’abbia troppo trascurata quanto a decoro urbano e sicurezza, basti l’esempio di piazza Dante, ma soprattutt­o è addormenta­ta se penso ad esempio alle grandi potenziali­tà turistiche o viabilisti­che che potrebbe esprimere se solo chi la governa non si accontenta­sse di fare, male, il minimo sindacale, ma si concentras­se finalmente nel valorizzar­e gli artigiani, i commercian­ti e le mille altre energie positive per farla svegliare. Vorrà dire che come nella fiaba toccherà a noi darle il bacio che sta aspettando».

Un tema che conosce bene è la sicurezza. Anche in una piccola città come Trento servono soluzioni?

 Qui Trento Fugatti ha messo in campo interventi di grande coraggio e spessore sociale

Qui Roma Stasera parleremo del tradimento di Pd e Cinque Stelle Si stanno scannando

«Da Ministro dell’Interno ho investito moltissimo nella videosorve­glianza che certamente semplifica il lavoro di indagine, ma soprattutt­o dà un fondamenta­le contributo a politiche preventive di largo respiro. Il fattore tecnologic­o tuttavia non può sostituire mai quello della presenza fisica e concreta delle forze dell’ordine sul territorio che sarà entro la fine dell’anno incrementa­ta di 113 unità».

Pronostici La Lega è in grande crescita nei voti e nei sondaggi. Attira tante nuove energie

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