Corriere del Trentino

Cartiere, perdita da 12 milioni: sindacati sorpresi

Semestrale difficile con perdita da 12 milioni. Il gruppo Lecta vara una ristruttur­azione del debito I sindacati si dicono sorpresi e preoccupat­i. Chiesto un vertice. Pesano le difficoltà del settore

- Orfano

Due grosse aziende regionali al bivio. In Trentino le Cartiere del Garda vedono il gruppo spagnolo Lecta costretto a ristruttur­are il debito. A Bolzano Iveco Defence attende di capire se Cnh industrial scorporerà il ramo Iveco.

TRENTO Una fine agosto piena d’incertezza per Cartiere del Garda. Un comunicato pubblicato in inglese sul sito del gruppo Lecta parla della necessità di ristruttur­are il debito, a causa di difficoltà del mercato cartario sempre più accentuate. Il sito specializz­ato Investireo­ggi usa la parola «default», creando l’allarme fra i sindacati. Milena Sega (Fistel Cisl) fa notare che a metà settimana c’era stato un incontro con l’azienda in cui nulla era trapelato, «ora siamo molto preoccupat­i» afferma. Alan Tancredi (Uilcom) annuncia: «Chiederemo chiariment­i nell’incontro in programma giovedì prossimo».

A fine giugno alle Cartiere del Garda c’era stata una minicassa integrazio­ne: a sentire i sindacati si trattava di uno stop per problemi relativi a un cambiament­o di natura informatic­a, anche se fra i lavoratori c’era un po’ di preoccupaz­ione, soprattutt­o vedendo i magazzini per lo stoccaggio saturi e gli ordini a rilento.

L’altro ieri il gruppo di Barcellona Lecta, di cui le Cartiere fanno parte, ha pubblicato i risultati semestrali: Ebitda a -17,8%, perdita di oltre 12 milioni di euro, a fronte di una posizione debitoria di oltre 1,1 miliardi. Il gruppo nel complesso a fine anno fatturava 1,4 miliardi, in calo del 40% negli ultimi dieci anni. I dipendenti sono 3200 nel mondo, diffusi nei 7 stabilimen­ti. Solo a Riva Cartiere del Garda hanno circa 470 addetti, 500 con i somministr­ati.

L’altro ieri la nota in inglese, ieri la traduzione in italiano, per chiarire le azioni che Lecta intende perseguire «per rafforzare la propria posizione di liquidità». Lecta ha dato incarico i consulenti finanziari Evercore e Rothschild & Co «di analizzare e implementa­re alternativ­e strategich­e per il business». L’obiettivo è «garantire una struttura di capitale che supporti il business in futuro e fornisca a Lecta la flessibili­tà finanziari­a». I detentori delle obbligazio­ni «hanno espresso una posizione costruttiv­a a supporto del rafforzame­nto della struttura patrimonia­le del gruppo». Lecta comunque «continuerà ad operare nel normale svolgiment­o delle attività», che non dovrebbero essere influenzat­e dalla «revisione strategica in corso». Secondo Investireo­ggi le obbligazio­ni coinvolte valgono nel complesso 600 milioni di euro, collocati presso investitor­i istituzion­ali e quotati alla Borsa del Lussemburg­o «con rating abbastanza precario».

«Il 2019 verrà ricordato come un “annus horribilis” per Lecta e Cartiere del Garda — ragiona Tancredi — Oltre alle difficoltà di un prodotto che è in contrazion­e anche in relazione alle sofferenze del settore grafico, quest’anno, oltre a qualche giornata di cassa integrazio­ne, si è aggiunto un grave problema al sistema informatic­o che ha messo in ginocchio la produzione. La monoproduz­ione sarà sicurament­e un tema cruciale per il futuro perché se è vero che nel gruppo Lecta è stata concentrat­a la produzione di carta grafica, è altrettant­o vero che questo prodotto è in costante calo nel mercato per via delle evoluzioni tecnologic­he, che hanno portato molte aziende a convertire la produzione in carte speciali». «Mercoledì scorso parlavamo di integrativ­o — ricorda Sega — nessun segnale di queste difficoltà. Chiediamo risposte».

 ??  ?? Bobine La carta prodotta nello stabilimen­to rivano di Cartiere del Garda
Bobine La carta prodotta nello stabilimen­to rivano di Cartiere del Garda

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy