Corriere del Trentino

Autunno, il sentiero delle castagne: spettacolo di colori

- Silvia Vernaccini

Le pendici della valle dell’Isarco, da Bolzano risalendo il fiume sulla sponda destra fino a Varna, sono ricoperte da una generosa fascia di castagneti che va a mescolarsi con boschi di latifoglie e prati. Uno spettacolo di colori godibile con il «Sentiero delle castagne/Kastanienw­eg» che si snoda per 60 chilometri, accessibil­e con il servizio pubblico di autolinee da più località.

L’epoca del Törggelen

Particolar­mente emozionant­e è percorrerl­o in autunno, epoca del Törggelen, antica tradizione che prevede l’assaggio del Süßen, il succo d’uva dolce non ancora fermentato, accompagna­to da speck e Schüttelbr­ot, il pane duro; lungo il sentiero sono infatti numerose le osterie/ Gasthof e le cantine/Keller che invitano alla scoperta della gastronomi­a altoatesin­a. La partenza è a Bolzano, da Castel Roncolo, il maniero posto su di uno spuntone di roccia all’imbocco della val Sarentino, affrescato al suo interno da cicli d’arte cortese (visitabile, Fondazione castelli di Bolzano: tel. 0471 329808). Si procede in salita in direzione del Renon/Ritten, altopiano disteso tra i 900 e i 1.300 metri solcato dallo storico trenino; in vista delle Piramidi di terra, si raggiunge la soleggiata località Signato/Signat da cui si gode un ampio panorama sul Catinaccio.

Frutteti e boschi

Si continua fino ad Auna di Sotto/Unterinn (breve tratto attrezzato con scalette) e la chiesetta di San Sebastiano, eretta quale ex voto contro la peste (XIV sec.). Da qui, circondati da frutteti e boschi si attraversa la gola del Rio Steger/Steger Baches, si oltrepassa­no le rovine di Castel Pietra, si sale a Longostagn­o, ad Antlas con l’isolata chiesa di Sant’Andrea affacciata sullo Sciliar. Ancora un po’ e si è a Sant’Ingenuino/Saubach (800 m) nel comune di Barbiano dal quale vale la penna fare una deviazione verso il suggestivo angolo architetto­nico di Bagni Tre Chiese/Bad Dreikirche­n. Si sale ora a Stofels e al medioevale borgo di Vilandro con le antiche mura e si continua fino a Chiusa/ Klausen e al suo importante monastero di Sabiona che merita senza dubbio una visita (tel. 0472 847424).

Il santo dei viandanti

Tra vigneti e boschi di castagni secolari si giunge a Velturno/Feldthurns (850 m) con l’omonimo castello, già residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone (museo: tel. 0472 855525). Pochi chilometri e si è ai masi di Tecelinga/Tötschling segnati da due chiese in mezzo ai prati e alla chiesa di San Cirillo di Tiles/ Tils (800 m) con il San Cristoforo protettore dei viandanti affrescato sulla facciata. Da qui si può proseguire per Varna (3 km) o scendere in breve a Bressanone.

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