Frontale tra due auto a Ponte Nova Muore un consigliere comunale
Nova Levante, cordoglio per Valentin Wiedenhofer. Il sindaco Dejori: un lottatore
BOLZANO L’impatto frontale con una Porsche Cayenne non ha lasciato scampo a Valentin Wiedenhofer, morto al volante della propria Volkswagen Passat nella serata di venerdì lungo la statale 241 della Val d’Ega all’altezza di Ponte Nova.
Secondo le prime ricostruzioni Wiedenhofer, agricoltore 75 enne di Nova Levante dove era anche consigliere comunale, stava procedendo in direzione di Bolzano.
In direzione opposta proveniva il Suv che, condotto da un automobilista di Nova Ponente, per cause in corso di accertamento, poco prima delle 20.50 in prossimità della locanda Guater Tropfen avrebbe invaso la corsia opposta, centrando la vettura di Wiedenhofer, rimasto intrappolato nel relitto della propria station wagon.
Tempestivi i soccorsi, assicurati dai Vigili del fuoco che hanno liberato il ferito dalle lamiere, con l’ausilio di pinze idrauliche. Insieme a loro, i professionisti sanitari della Croce Bianca che, sul posto, hanno fatto tutto il possibile per rianimare Wiedenhofer, poi spirato.
Lievemente ferito il conducente del Cayenne, poi accompagnato all’ospedale di Bolzano per effettuare controlli medici precauzionali e condurre gli accertamenti dovuti. Sulla scena dell’incidente sono intervenuti pure i carabinieri che hanno raccolto i primi elementi per ricostruire la dinamica. I rilievi sono stati poi trasmessi alla Procura di Bolzano e affidati al pubblico ministero Günther Morandell, perché possa valutare l’eventuale consistenza di ipotesi di reato.
La notizia della scomparsa di Wiedenhofer, che risiedeva nella frazione di San Valentino, è rapidamente corsa di bocca in bocca nella zona, dove era molto conosciuto, non solo per l’impegno istituzionale.
«Un lottatore» lo definisce Markus Dejori che, raggiunto dalla notizia fuori paese, lo ricorda come un ambientalista impegnato. «È arrivato per la prima volta in consiglio comunale nel 2015 — ricorda il sindaco di Nova Levante — ma il suo spendersi sul territorio arriva da prima, in particolare sui temi del mondo agricolo e della tutela dell’ambiente».
Nelle battaglie d’aula, il nome di Wiedenhofer è legato anzitutto all’opposizione al controverso progetto della torre di vetro sul Catinaccio.
«Era davvero un lottatore — ribadisce Dejori — e a tutti resterà il ricordo di una persona determinata e decisa nel condurre le proprie battaglie. Non appena ho saputo della tragedia, ho voluto subito comunicare vicinanza e cordoglio alla famiglia».
Wiedenhofer era sposato e abitava con la moglie. Dalla loro unione sono nati quattro figli.
L’ultima battaglia L’esponente della lista civica si era speso per contrastare la torre di vetro sul Catinaccio