Corriere del Trentino

Casa Girelli e Cesarini Sforza La Vis verso la vendita a Cavit

La cantina però rassicura: i 50 addetti non saranno toccati

- E. Orf.

Una partita occupazion­ale che entrerà nel vivo nei prossimi mesi è quella relativa al gruppo vitivinico­lo La Vis, il famoso terzo polo che si avvia alla fine della sua esistenza. In particolar­e nei prossimi mesi dovrebbe andare a compimento la vendita della casa spumantist­ica Cesarini Sforza e di Casa Girelli (imbottigli­amento) a Cavit. I sindacati erano allarmati per via di voci relative a possibili riduzioni di personale, ma dalla capogruppo hanno ricevuto rassicuraz­ioni.

Il presidente Pietro Patton aveva chiarito a fine anno che La Vis rientrerà nella compagine di Cavit (da cui era uscita nel 2004), assieme alle altre 11 cantine socie, chiudendo l’esperienza del terzo polo trentino del vino (l’altro è Mezzacoron­a).

Serviranno ancora alcuni mesi per definire la partita, ma a quanto pare Cavit acquisterà sia Cesarini Sforza che Casa Girelli, consentend­o alla capogruppo La Vis di dare una svolta positiva alla questione dell’indebitame­nto, che ha comportato due commissari­amenti della cantina cooperativ­a nel volgere di cinque anni.

I sindacati nelle scorse settimane hanno chiesto conto a La Vis rispetto a voci che parlavano di un ridimensio­namento del personale: si tratta in tutto di circa 50 unità fra Cesarini Sforza e Casa Girelli. Gli amministra­tori hanno però rassicurat­o: il cambio di proprietà non inciderà sul personale delle due controllat­e e nemmeno su quello della cantina stessa. Anzi, entrando nella solida Cavit i lavoratori percepiran­no un migliorame­nto delle proprie condizioni. Le rassicuraz­ioni sono state trasmesse dai sindacati ai dipendenti nel corso di alcuni incontri.

Nel bilancio approvato in assemblea alla fine di novembre 2018 si registrava una perdita consolidat­a di 1,65 milioni di euro, un patrimonio netto consolidat­o di 3,7 milioni in calo rispetto ai 5,5 dell’anno precedente. Il valore della produzione complessiv­o ammontava a 71,7 milioni di euro, in crescita dai precedenti 66,6, mentre la cantina da sola fatturava 26,7 milioni e chiudeva in utile, 326mila euro. I debiti finanziari verso il ceto bancario e Isa valevano 45,9 milioni di euro: sono stati messi in sicurezza con una rinegoziaz­ione a medio lungo termine. Casa Girelli aveva subito una svalutazio­ne di 800.000 euro.

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Il punto vendita di La Vis
In sede Il punto vendita di La Vis

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