Ex Solland Silicon, si cerca un futuro per area e operai Cna: asse col «Noi»
MERANO Non è un rientro al lavoro dopo la pausa estiva, quello dei 60 dipendenti rimasti a presidiare e svuotare dal triclorosilano lo stabilimento di Sinigo della ex Solland Silicon dove, ormai, la produzione del silicio è un ricordo sbiadito nel tempo. Non è, dunque, la produzione a ripartire nel caso della fabbrica alla porte di Merano, ma un lento e inesorabile percorso verso il suo definitivo spegnimento. L’operazione è in mano alla Eco Center che, dopo le note vicende culminate nella notte di giugno in cui si paventava che l’impianto rimanesse senza presidio e dopo febbrili trattative, ha assunto a tempo indeterminato i dipendenti rimasti, gli unici in grado di assicurare il buon fine del processo di svuotamento degli impianti, grazie alla loro indiscussa professionalità. Man mano che gli impianti verranno svuotati, diminuiranno anche gli addetti a questa operazione, che tuttavia non rimarranno senza lavoro. «L’impegno di Eco
Center — dice il sindacalista Stefano Parrichini — è di trovare loro una ricollocazione nella stessa azienda o in altre collegate.
Sono in corso incontri con ciascuno dei
60 lavoratori, per individuare con precisione le loro competenze e stilare dei profili che possano essere utili a questo scopo».
Quale sarà il destino della vasta area rimane tuttavia un punto di domanda, anche se Provincia e Comune pare abbiano le idee chiare sul fatto che il sito ex Solland Silicon non sarà, come da alcune parti si dice, una discarica. Fra le tante voci che si levano e le proposte che vengono messe sul tappeto, quella della Cna. La rappresentanza degli artigiani ha già fatto sapere che il sito ex Solland potrebbe diventare la longa manus del Noi Techpark, legata al territorio meranese e con un ruolo anche di incubatore di imprese in sinergia con analoghe attività del Comune. Si pensa dunque a startup, all’espansione di imprese esistenti e allo sviluppo di un tessuto produttivo cha darà lavoro e produrrà ricchezza per il territorio. Un’ipotesi che piace molto all’assessore all’Innovazione del Comune di Merano Diego Zanella (Pd): «Visto come sono andate le cose — sostiene — non possiamo rimanere con lo sguardo rivolto al passato, ma dobbiamo guardare avanti. In questa prospettiva non posso che essere d’accordo con l’idea di insediamenti di tipi industria 4.0. A Merano in questi ultimi anni abbiamo già mosso alcuni primi passi in questa direzione con la creazione di startup e agevolando chi vuole fare impresa innovativa. La creazione di un sito come quello auspicato da Cna — conclude l’assessore — mi trova assolutamente d’accordo».