Servillo, Marcorè, Orsini, Orlando: una super stagione
La stagione Da Toni Servillo che per la prima volta arriva sul territorio a Marco Paolini, Silvio Orlando, Neri Marcorè, Umberto Orsini Tour internazionali e prime assolute per un programma di primo piano
Lo slogan della nuova stagione teatrale dello Stabile di Bolzano è «Puoi restare quanto vuoi!». Visti i nomi di primissimo piano del cartellone 2019-2020, saranno in pochi a volersi alzare dalle poltrone. Dopo la lunga pausa estiva, ad alternarsi sul palcoscenico saranno Servillo, Haber, Marcorè e Paolini, ma anche Orsini, Orlando, Dighero e Delbono.
Il sipario si aprirà il prossimo 8 ottobre con «Europa Cabaret», una coproduzione internazionale che coinvolge il Teatro Stabile, l’omologo di lingua tedesca Vereinigte Bühnen Bozen e il Patronato Municipale delle Arti Sceniche e delle Immagini di Saragozza. Negli spazi del Centro Trevi si incroceranno i testi di Michele De Vita Conti e Roberto Cavosi - «La Diva Europa» e «L’Europa su Marte» - in un percorso drammaturgico semiserio sul sentirsi europei oggi.
Esordisce il 24 ottobre al Teatro Comunale di Gries l’esilarante e malinconico monologo dell’attore trentino
Andrea Castelli, che con il suo «La Meraviglia - Voci e storie dalla città sotterranea» proporrà un percorso della memoria attraverso cui ritrovare lo sguardo stupito del
bambino che tutti abbiamo dentro. Un dialogo notturno tra l’attore e il suggeritore/ musicante Emanuele Dell’Aquila, rimasti chiusi in un teatro per errore.
Dal 7 novembre l’attore
Marco Paolini con lo spettacolo «Nel tempo degli dei. Il calzolaio di Ulisse»: una riflessione sulle radici del pensiero occidentale che, partendo da Omero e dalla narrazione di un’epoca di dei ed eroi, sposta l’attenzione sull’uomo occidentale, divinità del suo stesso mondo. Si preannuncia il tutto esaurito per le cinque serate che, dal 20 novembre, vedranno per la prima volta a Bolzano Toni Servillo.
Il mostro sacro del teatro e del cinema italiano sarà protagonista di «Elvira (Elvire Jouvet 40)», un testo con cui è in tournée internazionale, dedicato all’attività artistica di Louis Jouvet, innovatore del teatro del Novecento.
Dal 5 di» riletto da Valerio
Binasco condurrà il pubblico dietro le quinte di uno spettacolo di scalcagnati teatranti. Il 2020 si aprirà con l’ironia di
Silvio Orlando, interprete dal 9 gennaio di «Si nota all’imbrunire», testo di Lucia Calamaro. Sarà Neri Marcorè a 40 anni dai mondiali in Argentina, a ripercorrere le storie che intrecciano pallone e politica in «Tango del calcio di rigore», al Comunale dal 23 gennaio. Alessandro Haber dal 27 febbraio porterà «Morte di un Commesso Viaggiatore» di Arthur Miller sul grande sogno dell’America degli anni Cinquanta. Umberto Orsini interpreterà il capolavoro di Ibsen «Il costruttore Solness».
A fine marzo la magia circense con Pippo Delbono «La gioia». A chiudere la stagione saranno «Gli ultimi giorni di Giuda Iscariota», su testo di
Stephen Adly Guirgis, per la prima volta in Italia. www.teatro-bolzano.it.