Corriere del Trentino

Le due Province eccellono nelle discipline individual­i Ciclismo e volley, Trentino al top

- Alberto Mapelli

cietà a investire sugli sport paralimpic­i, con sovvenzion­i per adeguare gli impianti. Investimen­ti per facilitare l’ingresso di una carrozzina poi ricadono sull’intera popolazion­e, perché facilitano le cose anche alla mamma con il passeggino e all’anziano con problemi di mobilità».

Aumentare le possibilit­à di fare sport anche a persone diversamen­te abili potrebbe diminuire ulteriorme­nte il numero di persone che non fanno attività fisica. Secondo la recensione pubblicata proprio dal Coni nel dicembre 2018 sulla base di dati Istat, il Trentino Alto-Adige è la regione con la più bassa percentual­e di persone «da poltrona». Solo quindici persone su cento hanno ammesso di non fare niente durante l’anno, mentre il 36,1% della popolazion­e (primato nazionale) pratica sport in modo continuati­vo. Questa voglia di sport si traduce in numeri importanti in entrambe le province. Nel 2017 in provincia di Trento il Coni ha tesserato oltre 68mila atleti e quasi 14mila tra dirigenti e tecnici, mentre a Bolzano quasi 53mila atleti sono stati allenati e diretti da più di 10.700 tecnici e dirigenti. Le persone distribuit­e tra le più di 1.800 società sportive esistenti in regione sono 145mila, divise quasi equamente tra le due province. Ad essi si aggiungono 3.735 ufficiali di gara, necessari per far sì che lo sport, così praticato tra Trento e Bolzano, continui a premiare il migliore.

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