Corriere del Trentino

L’esecutivo «delimita» l’attività di De Col

- Ma. Gio.

La giunta provincial­e definisce il raggio d’azione del responsabi­le dell’Unità di missione strategica «Grandi opere e ricostruzi­one» Raffaele De Col. Nell’ultima seduta, l’esecutivo ha approvato una delibera che introduce alcune modifiche all’organizzaz­ione delle strutture provincial­i. Toccando anche la nuova unità di missione istituita dopo la tempesta Vaia di ottobre 2018. In sostanza, su suggerimen­to del direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, la giunta stabilisce che De Col «possa avvalersi dell’utilizzo di personale di altre strutture qualora le profession­alità non siano presenti all’interno dell’unità di missione, nonché delegare funzioni compatibil­mente con le disposizio­ni contenute nella legge sul personale della Provincia e delle delibere attuative in materia di delega». Di più: «L’utilizzo del personale di altre strutture — avverte l’esecutivo — dovrà essere concordato con il dirigente generale della struttura di assegnazio­ne del personale interessat­o e con il dirigente generale del dipartimen­to competente in materia di organizzaz­ione e personale, al fine di valutarne la compatibil­ità con le esigenze organizzat­ive funzionali delle strutture di appartenen­za, nonché per definire modalità e limiti dell’esercizio da parte del dirigente dell’unità grandi opere del potere direttivo del privato datore di lavoro».

E nelle disposizio­ni di modifica delle strutture organizzat­ive approvate dalla giunta si prevede anche la trasformaz­ione dal 2 settembre dell’Unità di missione semplice «Marchio qualità Trentino» (che era stata affidata al dirigente Sergio Bettotti) in Unità di missione semplice valorizzaz­ione dei prodotti agroalimen­tari trentini, che verrà incardinat­a nel dipartimen­to agricoltur­a e foreste e per la quale verrà individuat­o un dirigente attraverso una procedura di selezione.

È stato soppresso, invece, l’incarico speciale per la coesione territoria­le dell’unità di missione strategica coordiname­nto enti locali, politiche territoria­li e della montagna (affidato al dirigente Giovanni Gardelli): al suo posto è stato istituito un ufficio (il cui sostituto direttore sarà Stefano Nardin). Ancora, è stato portato da undici a venti il numero massimo di incarichi di esperto da affidare ai diversi dipartimen­ti provincial­i.

Infine, sul fronte degli enti strumental­i, la giunta ha disposto l’assunzione a tempo indetermin­ato di due persone al Muse, di due al Centro Santa Chiara, di due unità all’Istituto cimbro e di un assistente all’istituto mocheno.

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