Malika Ayane, live in alta quota «Suonare tra amici»
«Nei miei spettacoli in montagna l’idea è quella di attaccare il cavo e via, suonare, come in campeggio tra amici, senza barriere»
Suoni delle Dolomiti Domenica a Villa Welsperg nella cornice delle pale di San Martino la cantautrice in scena con la band e i successi vecchi e nuovi Tra i brani, anche quelli del suo recente album «Domino». Show senza scaletta
La classe di Malika Ayane chiuderà domenica a Villa Welsperg (ore 12), nella cornice delle Pale di San Martino, la venticinquesima edizione dei Suoni delle Dolomiti. La cantautrice milanese torna al Festival di musica in quota a distanza di sette anni, quando nel 2012 aveva aperto la kermesse al Rifugio Micheluzzi, in Val di Fassa.
Dall’ esordio nel 2007 spiccano le quattro partecipazioni al Festival di Sanremo con canzoni importanti. Cinque dischi in cui spicca una vocalità originale e avvolgente unita a una ricerca musicale tesa a esplorare più generi e stili.
Il suo ultimo album «Domino» (2018) è stato seguito da un tour che ha visto Malika Ayane esibirsi in un’originale doppia dimensione per teatro e per club, che a febbraio ha toccato anche l’Auditorium Santa Chiara di
Trento e lo Smart Club di Rovereto. L’ingresso è libero e in caso di maltempo il concerto si terrà all’Auditorium Intercomunale di Fiera di Primiero (ore 17.30).
Malika Ayane, che esibizione ha preparato per Suoni delle Dolomiti?
«Come è successo sette anni fa cercherò di adattarmi io all’ambiente. Dal punto di vista scenografico non ci sarà nessuna barriera tra noi e il pubblico, sarà come essere in campeggio con la propria compagnia di amici».
Nel corso del tour estivo ha mescolato l’anima rock a quella orchestrale: in questa occasione?
«A Villa Welsperg non ci sarà scaletta come nelle location all’aperto di questa estate in Valle d’Aosta e Sardegna, dove ci siamo divertiti tantissimo. Sarò accompagnata dai miei musicisti ma senza la parte percussiva: quando si va in montagna l’idea è quella di attaccare il cavo e suonare, senza sovrastrutture. Molto dipenderà anche dal pubblico trentino, che sarà coinvolto in prima persona nel creare la scaletta».
Il suo ultimo disco «Domino» è caratterizzato da arrangiamenti molto elettronici: quale sarà la resa in quota?
«La cosa straordinaria della musica è che le canzoni nascono sempre con strumenti acustici, quindi anche le canzoni dell’ultimo album saranno presentate al naturale senza perdere la loro forza. Sarà un concerto un po’ all’arrembaggio anche perché dicono che farà freddo ma non ci spaventa nulla: so già che ci divertiremo tanto».
La chiusura dei Suoni delle Dolomiti coincide per lei con il quarto appuntamento in Trentino di questo 2019.
«Direi che non mi sono fatta mancare nulla con le due tappe del tour di «Domino» tra Trento e Rovereto e la partecipazione al Film Festival della Montagna. Il pubblico In Trentino-Alto Adige è particolarmente attento e caloroso, ricordo con particolare piacere il concerto allo Smart Lab di Rovereto, un ambiente raccolto in cui ci siamo divertiti moltissimo».
Come sta vivendo questa nuova esperienza televisiva di giudice a X-Factor?
«Mi avevano cercato anche in passato per altre cose televisive ma solo quest’anno ho accettato la proposta. In realtà ci ho riflettuto a lungo ma credo che quest’ultimo anno sia stato importante perché la mia vanità è stata appagata e avverto un gran senso di libertà. E allora perché non accettare una nuova avventura anche se di televisione non capisco niente, sono nervosissima e poco a mio agio? Credo però che rispetto a quando ho debuttato io la situazione per i giovani talenti sia molto più drammatica e quindi la mia presenza potrebbe rivelarsi una risorsa, come loro esserlo per me»