Bimbo investito, la nonna: adesso va un po’ meglio
Affranti gli abitanti di Tesero. Oggi sarà sentito il quattordicenne che era alla guida del motorino
«Va un po’ meglio», sono le parole di Donatella Gabrielli, la nonna del bimbo di due anni investito giovedì da un motorino. Il piccolo è ricoverato a Verona. Affranti gli abitanti di Tesero.
TRENTO Racchiusa nello sgomento tra le catene montuose del Latemar e del Lagorai, la comunità di Tesero attende con preoccupazione aggiornamenti sulle condizioni del bimbo di due anni che martedì è stato investito da un motorino in località Piera. Ancora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Borgo Trento di Verona, la nonna apre uno spiraglio di luce. «Va un po’ meglio», fa sapere Donatella Gabrielli a proposito dello stato di salute di suo nipote.
I genitori, invece, preferiscono rimanere in silenzio, ancora comprensibilmente scossi dall’incidente, avvenuto soltanto quarantotto ore fa. La madre, martedì mattina, era uscita a passeggio con i suoi due figli, ma mentre percorrevano a piedi una stradina di campagna (via Masi da Piera) — dove, dicono in paese, passano al massimo dieci macchine al giorno — è sbucato un cinquantino che ha centrato in pieno il bimbo di 2 anni. Trasferito d’urgenza in un primo momento all’ospedale Santa Chiara di Trento, il bimbo è stato poi ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Verona, specializzato nei casi riguardanti pazienti in tenera età.
«Le notizie che sono arrivate in paese sono un po’ contrastanti — dicono alcuni abitanti della piccola cittadina di Tesero, visibilmente dispiaciuti per quanto accaduto —. C’è chi dice che abbiano optato per il coma farmacologico soltanto per precauzione e chi invece dice che le condizioni di salute non siano affatto buone. Speriamo che vada tutto per il meglio». La stessa speranza, mista ad una lieve dose di ottimismo, filtra anche dalle parole della nonna del bimbo. «La situazione va un po’ meglio — rassicura dalla propria abitazione Donatella Gabrielli —. Mia figlia mi ha detto di non dire altro». In ogni caso, il bimbo continua ad essere sotto costante osservazione dei medici e accerchiato dall’affetto dei suoi genitori, che sin dalle prime ore hanno raggiunto la città scaligera.
Nel frattempo continuano le indagini della polizia locale dell’Alta val di Fiemme per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Oggi o domani verrà presa in considerazione la testimonianza del quattordicenne che guidava il motorino (un Fantic semitrial), rimasto scioccato dopo aver colpito il bimbo di 2 anni. Al momento non sono state ancora accertate responsabilità di tipo amministrativo e ci si augura che non si debba entrare nel campo del diritto penale. In tal caso arriveranno comunicazioni al Tribunale dei minori. Fino ad oggi, inoltre, non sono emersi altri testimoni eccetto i diretti interessati.