Profughi, Grisenti chiarisce e chiede più coinvolgimento
Dopo lo scontro tra Fugatti e Grisenti ieri il confronto al tavolo di coalizione: la tensione si allenta Il leader di Progetto Trentino chiede più coinvolgimento. Gli alleati però lo marcano: sia fedele
Nell’annunciato vertice di coalizione gli esponenti del centrodestra trentino hanno puntato lo sguardo verso il leader di Progetto Trentino, Silvano Grisenti. E l’ex margheritino è stato altrettanto schietto: serve più coinvolgimento di tutte le anime della coalizione. Che intanto guarda alle alleanze con il Patt.
TRENTO Il monito era inevitabile: Silvano Grisenti deve chiarire. Seduti al tavolo del confronto, nell’annunciato vertice di coalizione, ieri pomeriggio gli esponenti del centrodestra trentino hanno puntato lo sguardo verso il leader di Progetto Trentino. E gli hanno chiesto conto delle sue dichiarazioni e delle sue intenzioni in vista delle amministrative del prossimo anno. Da parte sua l’ex margheritino è stato altrettanto schietto: serve più coinvolgimento di tutte le anime della coalizione. Che intanto guarda al futuro: il segretario della Lega Mirko Bisesti ha ricevuto mandato di sondare con il Patt le possibilità di eventuali alleanze.
Del resto, dopo il dissidio tra Grisenti e il presidente della Provincia Maurizio Fugatti sulla presenza dei richiedenti asilo nelle case di riposo, qualche tensione doveva essere affrontata. E smorzata. «Un confronto schietto ma corretto» hanno detto in molti al termine del vertice che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti della coalizione: oltre a Grisenti, c’erano Mirko Bisesti (Lega), Andrea De Bertoldi (Fratelli d’Italia), Maurizio Perego, Claudia Povoli e Elena Testor (Forza Italia), Walter Kaswadler e Michele Condini (Autonomisti popolari), Mattia Gottardi (La Civica), Antonio Coradello (Civica Trentino) e Andrea Brocoli (Udc).
Alle sollecitazioni, Grisenti ha risposto confermando la «fedeltà» di Progetto Trentino alla maggioranza provinciale. Chiedendo maggiore collegialità ma sfumando un po’ sul fronte comunale (anche se sembra difficile una corsa solitaria del movimento o comunque un percorso «lontano» da quel centrodestra alleato in Piazza Dante).
E proprio le Comunali sono state l’altro tema al centro del confronto. Con alcune linee guida già definite. La prima: l’intenzione del centrodestra è di presentarsi alle urne, il prossimo maggio, con la stessa compagine che ha vinto a ottobre del 2018 a livello provinciale. Magari — e questa è la seconda linea guida — allargando il perimetro anche ad altre realtà. Come il Patt. «Il dato politico nuovo — spiega al termine il segretario della Lega Mirko Bisesti — è che il tavolo mi ha dato mandato ufficiale di avviare i contatti con il segretario del Patt per sondare la possibilità di un’alleanza per le comunali. Oggi (ieri, ndr) abbiamo iniziato a discutere dei progetti per i centri più grossi, Trento, Rovereto, Riva del Garda e Arco».
Per quanto riguarda invece il candidato sindaco, è difficile, per ora, sentir parlare di nomi. Sia per un percorso che — necessariamente — è ancora all’inizio. Sia per una certa volontà di «segretezza» da parte dei soggetti della coalizione di centrodestra: il rischio di svelare le carte troppo presto, secondo molti, è quello di «bruciare» le (poche) figure che oggi sembrano rientrare nelle caratteristiche dell’identikit formulato dall’attuale maggioranza di governo. Vale a dire, una personalità che sappia utilizzare il lessico politico ma non sia per questo legato a un partito, soprattutto alla Lega (un requisito che toglie dai giochi l’attuale segretario del Carroccio Bisesti, già poco propenso alla sfida per Palazzo Thun). E ancora, un uomo capace di elaborare le istanze considerate finora campo del centrosinistra non in modo ideologico e abile nel «maneggiare» la comunicazione. «Nessuno dei nomi trapelati è quello giusto» assicura qualcuno. Lasciando intendere che, in ogni caso, qualche possibile figura «nuova», sul tavolo, c’è. In questa logica, sembrerebbe sfilarsi anche Corrado Tononi. Ma l’attenzione è alta: nei giorni scorsi, si era parlato di un possibile nome proveniente dal mondo delle professioni.
Intanto, mentre a livello provinciale si cerca la quadra per stringere il cerchio sul possibile candidato sindaco, a livello comunale i partiti iniziano a muoversi autonomamente in vista dell’appuntamento elettorale. Partendo dalle periferie. Giovedì sera gli esponenti di Agire hanno organizzato a Gardolo la prima di una serie di 12 appuntamenti (uno per circoscrizione) sul territorio comunale. «Una operazione ascolto» assicurano i rappresentanti del movimento fondato da Claudio Cia, che però negli incontri presenteranno anche il programma in vista delle elezioni, indicando le priorità cittadine (come la riduzione della distanza tra Palazzo Thun e i sobborghi) ma anche i nodi più locali (per Gardolo, ad esempio, l’organizzazione viabilistica della zona di Spini).
Bisesti/1
Il tavolo mi ha ufficialmente dato mandato di contattare il segretario delle Stelle Alpine per aprire un dialogo verso le comunali
Bisesti\2
Abbiamo iniziato a parlare dei progetti da far partire in primo luogo nei centri più grandi, dal capoluogo a Rovereto fino ad Arco e Riva del Garda