Futuro A22, Fugatti incalza De Micheli
Concessione, il nodo privati. Intanto la semestrale chiude con un utile di 39,5 milioni
Primo semestre in linea con il 2018 per Autostrada del Brennero spa che chiude con un utile di esercizio di 39,5 milioni di euro. Il traffico lungo l’arteria ha segnato un leggero aumento (+0,58%), mentre il tasso di incidentalità è in diminuzione. Intanto in tema di concessione il presidente della Provincia Maurizio Fugatti suggerisce di incontrare «al più presto la ministra Paola De Micheli per capire la sua posizione sulla liquidazione dei privati».
TRENTO Al giro di boa dei primi sei mesi, l’utile di esercizio di Autostrada del Brennero spa si assesta a 39,6 milioni di euro, in linea con quello del 2018. Il traffico lungo l’arteria ha segnato un ulteriore leggero aumento (+0,58%), mentre il tasso di incidentalità ha subito una flessione. Nel frattempo Maurizio Fugatti invita a «confrontarsi al più presto con la nuova ministra alle infrastrutture per capire quale sia la sua posizione a proposito della liquidazione dei privati e poi si potrà proseguire la partita». Contatti, tuttavia, ancora non sono stati presi.
In attesa dunque dell’esito del confronto tra i soci di Autobrennero e il nuovo governo in merito alla nuova concessione trentennale, il consiglio d’amministrazione ha approvato
Ricerca Convenzione con l’università di Trento per evitare al meglio il rischio di frane
ieri il bilancio semestrale della società e ha preso alcune decisioni in materia di manutenzioni e sicurezza.
Il bilancio dei primi sei mesi dell’anno evidenzia una crescita del valore della produzione — da 188,9 milioni del 2018 a 190,3 — ma anche dei costi legati a investimenti, in parte compensati dalle attività finanziarie: ne deriva complessivamente un utile di esercizio di 39,6 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente.
A metà del 2019, inoltre, sono già stati complessivamente percorsi 2,37 miliardi di chilometri: il traffico è aumentato dello 0,58%. Una crescita riconducibile in minima parte ai veicoli leggeri (0,06%) e in misura maggiore ai mezzi pesanti (1,71%).
Cala, invece, il tasso di incidentalità globale (unità di misura espressione del rapporto tra incidenti accaduti e chilometri percorsi moltiplicato per 100.000.000): nel primo semestre del 2019 si è attestato a 16,21, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente arrivava a 16,83.
Il cda ha approvato inoltre il progetto di risanamento della canna nord della galleria di Brennero: il costo sarà di 9,7 milioni di euro, a disposizione cinque mesi e mezzo per ultimare i lavori a partire dalla data dell’assegnazione. Il comitato esecutivo aveva già deliberato, invece, il risanamento degli impalcati di venti sovrappassi nella provincia di Verona e del sovrappasso 33 in provincia di Trento e il risanamento della barriera antirumore vegetale di Campogalliano.
La società autostradale, infine, investirà 510.000 euro per due progetti di ricerca che coinvolgeranno da un lato le università di Trento, Modena e Reggio Emilia (per definire gli strumenti migliori per evitare il rischio frane), dall’altro il Politecnico di Milano per ottimizzare i futuri assetti dell’infrastruttura autostradale all’interno dei territori.
Sulla partita della concessione interviene invece il governatore Fugatti: «Occorre capire innanzitutto quale sia la posizione della nuova ministra Paola De Micheli sulla questione riguardante la liquidazione dei privati — afferma — se è simile a quella di Toninelli dovremo pensare a come farli uscire dalla compagine societaria, se invece sarà incline all’interpretazione legata alla direttiva Ue, ammesso e non concesso che sia praticabile, la dovremo valutare. Cambiando il ministro non è che gli accordi sottoscritti vengano sconfessati, ma trattandosi di una questione particolare credo ci si debba confrontare al più presto con De Micheli per capire come procedere».