Sottosegretari, il Trento rimane a bocca asciutta Tre aspiranti dem: Battiston, ma anche Olivi e Olivieri
TRENTO Nei giorni scorsi il suo nome era circolato con una certa insistenza. E, del resto, Roberto Battiston sembrava il candidato ideale per un ruolo da sottosegretario nel nuovo governo di Giuseppe Conte: rimosso dalla presidenza dell’Agenzia spaziale italiana nella precedente legislatura (con premier, in realtà, lo stesso Conte), il fisico trentino aveva ricevuto la richiesta di una candidatura alle europee della scorsa primavera direttamente dal segretario Nicola Zingaretti. Ripagando la fiducia con un ottimo risultato alle urne. L’incarico nella squadra di governo, dunque — magari al Ministero per l’università e la ricerca —, sembrava a molti una giusta «ricompensa» da parte del Pd nei confronti dell’ex presidente di Asi, il quale tra l’altro in campagna elettorale aveva insistito molto sulla ricerca scientifica. Ma ieri, scorrendo l’elenco delle nomine decise dal governo, il nome di Battiston non si è visto. Come non sono comparsi altri nomi trentini, né pentastellati né dem. Secondo le indiscrezioni, nel Pd a guardare a un possibile incarico erano anche Alessandro Olivi e Luigi Olivieri.