«Giunta, sulla scuola solo bugie. Elezioni, tanto smarrimento»
TRENTO Ha letto le prospettive tracciate dall’assessore Mirko Bisesti sulla scuola. E non ha trattenuto un moto di stizza. «La sagra della banalità. E qualche bugia» ha scritto il capogruppo provinciale del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi sulla sua pagina Facebook. Spiegando poi più nel dettaglio le sue critiche. «Purtroppo — è il commento tagliente del pentastellato — oggi la politica va così: siamo tornati agli slogan. Almeno nella precedente legislatura c’erano idee di contenuto, come il trilinguismo. Oggi ci troviamo davanti invece solo a degli annunci, che tra l’altro cambiano con una certa frequenza». Prima, ricorda Degasperi, «Bisesti parlava di autonomia scolastica, tema che ha abbandonato presto perché garantire l’autonomia scolastica vorrebbe dire allontanare le scuole dalle ali protettrici del dipartimento. Anche per questo il mio disegno di legge è stato accolto in modo scostante». Ora, invece, prosegue il consigliere, si parla di robotica. «La tecnologia a scuola — osserva Degasperi — non fa la differenza. Io il primo computer l’ho visto in quinta superiore e non per questo sono un disadattato. Ci sono scuole, penso ai licei tradizionali, che hanno percorsi che funzionano perché semplicemente fanno ragionare le persone».
Non solo: «Anche l’operazione sovrintendente è di facciata» aggiunge il consigliere dei 5 Stelle. «Siamo lontani — prosegue — anni luce dalle aspettative: la sovrintendente è stata nominata dalla giunta, senza struttura. Una figura che si riferisce solo all’assessorato». E Degasperi «non perdona» a Bisesti nemmeno il riferimento alla riduzione a 25 degli alunni per classe, «che non si applica alla formazione professionale, dove le classi sono ancora da 29». Slogan. Come slogan sono, dice ancora il pentastellato, le dichiarazioni sulle stabilizzazioni: «Sono conseguenze di provvedimenti presi nella scorsa legislatura». Infine, il taglio delle risorse «che ho piu volte segnalato sia nella variazione di gennaio che nell’assestamento di luglio sia per gli insegnanti che per l’edilizia».
Intanto, in giornate delicate per il centrodestra e il centrosinistra in vista delle amministrative, nel movimento si respira un certo «smarrimento». «C’è chi vorrebbe un confronto con il mondo che lo circonda ma è limitato dai diktat nazionali — commenta Degasperi — e chi invece vuole conservare la propria verginità».