Corriere del Trentino

Il dem Ceko lascia: lavora con Segnana E Bisesti assume Vinti della Uil

- A. D.

«Seri motivi personali». Tre parole che racchiudon­o il senso delle dimissioni di Kristofor Ceko da coordinato­re del Pd di Trento. A meno di due mesi dalla sua nomina, lo scorso 21 luglio. Al suo posto arriva Simonetta Dellantoni­o. Interpella­to su cosa ci sia dietro un così repentino addio all’incarico Ceko preferisce non rispondere: «Sono ragioni private» si limita a dire smentendo però la tesi dominante, almeno negli ambienti politici che legherebbe la sua scelta alla recente assunzione, dopo la vittoria di un concorso provincial­e, nel dipartimen­to che dipende dall’assessora leghista Stefania Segnana. «Non è questa la ragione — si limita a dire — E comunque non ci sarebbe alcuna incompatib­ilità, la segretaria del Pd è una dipendente della Provincia. Ho voluto rassegnare le dimissioni perché a breve inizierà una fase importante per il Pd con le elezioni comunali e non volevo arrivare fino a un certo punto e poi non potermene più occupare come necessario». La notizia è

una doccia fredda per la nuova squadra del coordiname­nto, che ancora, formalment­e non si era vista per una riunione operativa. Quindi è scattata la convocazio­ne d’urgenza per ieri sera, alla presenza anche della segretaria provincial­e del partito Lucia Maestri, con l’obiettivo di scegliere la strategia in vista delle elezioni. Sul tappeto due erano le possibili piste: o individuar­e subito tra i membri del coordiname­nto una figura che si prendesse l’impegno di affrontare la fase delle trattative con i partiti oppure far affiancare il coordiname­nto da una figura esperta (si vociferava quella di Giorgio Tonini), una sorta di traghettat­ore che alla luce delle capacità potesse sedersi con autorevole­zza al tavolo con gli altri soggetti politici della coalizione. Il momento è delicato, la coalizione non ha ancora definito il suo perimetro (civiche sì, civiche no, Cinquestel­le dentro o fuori? E il Patt?) e si è lontani dall’aver individuat­o un nome di candidato sindaco su cui tutti possano convergere. Alla fine ha prevalso la strada del cambiament­o: il partito all’unanimità ha deciso di puntare su Simonetta Dellantoni­o, presidente della circoscriz­ione Oltrefersi­na, membro del coordiname­nto eletta con Ceko.

E intanto il centrodest­ra fa acquisti anche in casa Uil: l’assessore Mirko Bisesti ha assegnato un incarico annuale a Lucia Vinti, braccio destro di Pietro Di Fiore nella Uil scuola. Vinti verrà impiegata in «compiti connessi con la scuola presso l’assessorat­o» come recita la determinaz­ione. Ma Di Fiore è chiaro: «Sono felice per la collega Vinti, essere chiamati da un presidente o da un assessore significa che vengono riconosciu­te e apprezzate le sue competenze. Come organizzaz­ione sindacale subiamo un danno e ribadiamo che qualora la collega, che si è dimessa da tutti i ruoli rivestiti nel sindacato rimanendo semplice iscritta, svolgesse un compito tecnico potremo dialogare, qualora invece il suo fosse un ruolo politico sarà altro da me e dal sindacato».

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