Moody’s tiene in apprensione Ccb Nel mirino il salvataggio di Carige: gli asset di Cassa Centrale aumenterebbero di un terzo In attesa dell’assemblea l’istituto ligure annuncia: hanno chiesto di partecipare già 10.000 soci
TRENTO Le bocche, in Cassa Centrale Banca, rimangono cucite. La notizia che Moody’s ha deciso di estendere il periodo di revisione del rating per un eventuale downgrade della banca viene accolta nel silenzio dei vertici della holding, che attendono l’assemblea di Carige della prossima settimana per capire se potranno intervenire nel salvataggio dell’istituto ligure. Che fa sapere, nel frattempo, che «oltre 10.000 soci hanno già richiesto di partecipare all’assemblea».
La decisione di Moody’s di mantenere aperta la procedura di revisione in negativo del rating di Ccb, avviata il 26 giugno 2018, è giustificata da due motivi. Uno pre-esistente,cioè la costituzione del gruppo bancario cooperativo del gennaio scorso, di cui Cassa Centrale è la capogruppo, con il patto di coesione che implica che il capitale di cui ognuno degli 84 istituti di credito affiliati dispone singolarmente sia a disposizione dell’intero gruppo: «L’affidabilità creditizia dell’ente centrale potrebbe essere indebolita dalle sue nuove responsabilità nei confronti delle banche membri» scrive Moody’s in una nota in cui spiega le ragioni della sua decisione. Il fatto che questo comporti un giudizio negativo è correlato alla situazione per cui Ccb era un istituto centrale che offriva dei servizi con una certa redditività, un capitale abbondante e non era impegnata a metterlo a disposiziomento ne. Si tratta a ogni modo di una valutazione cautelativa espressa su un meccanismo ancora da esaminare, trattandosi di una forma istituzionale nuova.
L’altra ragione, quella più cogente, riguarda il coinvolgidi Ccb nel salvataggio di Carige, «che potrebbe influire sul suo merito creditizio — scrive ancora Moody’s — mentre Carige dovrebbe liberarsi dei suoi crediti inesigibili, gli asset di Ccb aumenterebbero di circa un terzo e le sue attività si espanderebbero in aree in cui la sua esperienza è attualmente limitata». Durante il periodo in esame, Moody’s «valuterà il probabile profilo finanziario futuro di Cassa Centrale in base alla sua nuova struttura e all’impatto della potenziale acquisizione di Carige».
Nel frattempo dal quartiere generale di Genova fanno sapere che «dalle prime evidenze relative alle richieste di emissione del biglietto di partecipazione all’assemblea straordinaria — che oggi ammontano a oltre 10.000 — si prevede un elevato afflusso di azionisti». La banca specifica di non essere «nella condizione di stimare quanti di coloro che hanno già richiesto di partecipare intendano farlo in proprio o per delega».
Ieri Milano Finanza ribadiva infine che Malacalza, socio di maggioranza relativa con una quota del 27,5%, starebbe per rompere gli indugi e depositare le azioni in vista dell’assemblea, con la conseguente certezza sul raggiungimento del quorum per la validità assembleare: deadline per il deposito è martedì.