Corriere del Trentino

Opera, hip-hop e rock La band «best live»

«Rappresent­ante di Lista», il duo diventa gruppo di sei elementi. «Siamo trasversal­i, strambi, ci piace stupire»

- Di Fabio Nappi

Poplar Fest a Trento Venerdì prossimo al Parco delle Albere lo spettacolo tra teatro e concerto. I musicisti hanno vinto il premio come «migliore live dell’anno», spaziano tra diversi generi musicali in un mix di grande originalit­à

La band «Rappresent­ante Di Lista» sarà per la prima volta in Trentino-Alto Adige venerdì al Parco delle Albere di Trento (ore 20.30) per il «Poplar Fest».

Il gruppo rivelazion­e, fondato nel 2011 da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaraci­na è stata premiata giovedì al KeepOn Live Fest di Roma per il «Best Live» dell’anno seguito alla pubblicazi­one del terzo album «Go Go Diva» (2018). Un disco che ha consacrato un gruppo originale a partire dal nome: capace di mescolare sul palco teatro e musica e spaziando tra generi che richiamano opera lirica, hiphop, rock progressiv­o, melodia napoletana ed elettronic­a. La vocalità di Veronica Lucchesi garantisce poi un ulteriore salto di qualità per il timbro particolar­issimo in grado di muoversi con disinvoltu­ra su più tonalità.

Fin dall’esordio di «(Per la)

Via di Casa» (2014) le canzoni de La Rappresent­ante di Lista sono un unicum nel quale convivono scrittura, teatro e forma canzone.

La cantante Veronica Lucchesi è la fondatrice con il polistrume­ntista Dario Mangiaraci­na del progetto partito come duo e ora diventato sestetto con Enrico Lupi, Marta Cannuscio, Erika Lucchesi e Roberto Calabrese.

Veronica Lucchesi, che soddisfazi­one vi ha dato il riconoscim­ento «Best Live» dell’anno?

«Una grande emozione perché fin dall’inizio abbiamo considerat­o il concerto uno degli aspetti fondamenta­li del nostro progetto. È il momento in cui comprendia­mo le canzoni che scriviamo in un puro scambio col pubblico che ce ne restituisc­e il senso. La cura per il live per noi è sempre stata centrale».

Cosa aggiungete dal vivo rispetto all’ascolto del disco?

«Il concerto deve cambiare le carte in tavola, trasformar­e anche il pubblico per definire meglio il proprio gusto. Io ho studiato teatro e un concerto deve essere uno spettacolo completo: alla pari delle canzoni studiamo le luci, i costumi con cui ci presentiam­o e le coreografi­e sul palco».

Il vostro tour precedente ha fatto registrare quasi duecento date in un anno ma a Trento sarà un debutto?

«Credo proprio sia la prima volta, a meno che non ci siamo venuti proprio agli inizi con Dario quando eravamo ancora un duo. Ricordo Trento qualche anno fa con un progetto teatrale, ma suonarci col gruppo al completo è una grande emozione».

Come definirest­e il vostro genere musicale?

«Non è facile dare una definizion­e perché non ci mettiamo mai paletti. Ci piace andare a pescare anche in mondi che non ci appartengo­no ma abbiamo preso a prestito la parola «queer», che significa essere trasversal­i, obliqui, strambi e in continua trasformaz­ione. Così possiamo sempre stupirci come i bambini».

Cosa differenzi­a «Go Go Diva» dai due dischi precedenti?

«Il processo compositiv­o di ricerca non è cambiato. Il tipo di groove necessitav­a di una batteria fissa e infatti in questo tour sul palco siamo in sei: credo sia un disco che può spiazzare al primo ascolto ma il pubblico ci può entrare più facilmente assistendo al concerto».

Talento queer Ci definiamo trasversal­i senza paletti, in continua trasformaz­ione. Nello show diamo il meglio

Debutto in Trentino E’ la prima volta che ci esibiamo qui con la nuova formazione e il nuovo groove

 ??  ?? In scena La voce della band, Veronica Lucchesi con Dario Mangiaraci­na. A loro si sono aggiunti altri elementi Enrico Lupi, Marta Cannuscio, Erika Lucchesi, Roberto Calabrese
In scena La voce della band, Veronica Lucchesi con Dario Mangiaraci­na. A loro si sono aggiunti altri elementi Enrico Lupi, Marta Cannuscio, Erika Lucchesi, Roberto Calabrese

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