Federcoop punta sul welfare Mattarei, tensioni in diminuzione
La Federazione della cooperazione trentina sta mettendo sempre di più al centro dei suoi interessi il settore sociale e welfare. Passi importanti nella ricerca di una nuova identità, una svolta ampiamente annunciata. L’orizzonte dovrebbe essere abbastanza calmo anche per la presidente Marina Mattarei: sembra che non ci siano più tensioni atte a metterne in discussione la leadership.
Nei giorni scorsi è stata presentata una piattaforma per mettere in rete domanda e offerta di welfare in Trentino e propone un momento di confronto con i principali attori del territorio per individuare le priorità. Sarà online da inizio 2020. Si tratta di una «piazza virtuale», dove le persone che vivono in Trentino possano cercare e offrire beni e servizi, trovando risposte a tutela e promozione del proprio benessere e della qualità della vita. Il progetto coinvolge le cooperative di tutti i settori, ma anche associazioni, sindacati, imprese, organizzazioni di settore, istituzioni e, più in generale, tutte le realtà del territorio che possono contribuire alla costruzione di un sistema innovativo in grado di rispondere alle diverse esigenze dei cittadini. La piattaforma, che sarà online a inizio 2020 e offrirà inizialmente servizi nell’ambito del welfare, permetterà a tutti questi soggetti di interagire.
Sempre in questo solco Federcoop ha firmato una lettera d’intenti con Fondazione Pezcoller per rafforzare la collaborazione nel settore della ricerca contro il cancro.
Sono tutti segnali che gli osservatori interpretano sempre di più come la virata di Federcoop alla ricerca di una nuova identità dopo la riforma del credito cooperativo, che ne ha smosso le fondamenta. Il welfare diventa argomento sempre più centrale, mentre gli altri settori sono sempre più competenza dei consorzi, dal credito, all’agricoltura al consumo..
La presidente Mattarei, messa sostanzialmente in minoranza nei mesi scorsi, adesso non è più data in bilico. Sembra infatti che l’uscita di scena di Renato Dalpalù (ex presidente Sait) abbia allontanato scenari di ribaltamento della leadership. Altri componenti che consiglio di Federcoop intenzionati a guidare rivoluzioni non se ne vedono all’orizzonte, per cui Mattarei, pur debole, può addirittura pensare di arrivare a fine mandato (estate 2021). Sempre che non si materializzino altri clamorosi scivoloni — come le posizioni ambigue su migranti e lavoratori del Progettone, che hanno offerto l’appiglio per rimpasti in cda e siluramenti di consiglieri poco graditi —, oppure che si inneschino scontri con grossi poli di potere, in primis Cassa centrale banca.