«Mediocredito rimanga banca locale»
L’appello delle categorie economiche al governatore Maurizio Fugatti è pressoché unanime: Mediocredito rimanga una banca del territorio attenta alle esigenze delle imprese locali.
TRENTO «Il comun denominatore è che MedioCredito sia utile all’economia trentina». Sintetizza così il governatore Maurizio Fugatti l’incontro che l’ha visto ieri ascoltare le istanze delle categorie economiche del territorio — le associazioni di albergatori e artigiani, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Cooperazione — riguardo alle sorti dell’istituto di credito nato come strumento finanziario della Regione per rilanciarne l’economia stagnante nella palude del dopoguerra.
Una riunione convocata dallo stesso Fugatti «per capire — spiega —: la Provincia è consapevole dell’importanza del tema, non ci sottraiamo al dibattito. Sentiamo questo senso di responsabilità rispetto a MedioCredito, perché qualche decisione deve essere presa».
La legge Madia infatti, come noto, imponeva agli enti pubblici di dismettere le quote in società che non avessero un ruolo di servizio ma facessero business, come le banche, e la Corte dei conti lo aveva ribadito: l’iter è dunque avviato. La Provincia di Bolzano non ha particolare interesse a rimanere nella società, il dubbio riguarda ancora la Provincia di Trento: acquisire le quote altoatesine e gettare le basi per una banca votata allo sviluppo del territorio oppure lasciare che le quote del soggetto pubblico (52,4% in totale) vengano cedute a Cassa centrale banca, già socia di MedioCredito attraverso le casse rurali presenti in Crr-Fin (la finanziaria che raggruppa rurali e Reiffeisen e ha il 35,2%)?
Giovanni Bort, presidente di Confcommercio Trentino, non sembra avere molti dubbi: «Cassa centrale banca, che ha già una partecipazione rilevante, forse è il candidato più ideale come soggetto che possa acquisire le azioni — sostiene — la cosa fondamenè tale è che si possa arrivare a un ragionamento molto più attento alle piccole e medie imprese del territorio, che con la crescita del sistema delle rurali temiamo possa affievolirsi. La Provincia di Trento potrebbe mantenere le sue azioni ed esercitare un ruolo di controllo e di stimolo perché questo istituto possa meglio rispondere alle esigenze del nostro territorio e delle nostre imprese».
Sulla cessione delle quote non si sbilancia, invece, il presidente di Confidustria Trento Fausto Manzana, che si dimostra comunque prudente: «Credo che questo processo debba essere accompagnato con adeguate garanzie rispetto al fatto che testa e cuore possano rimanere in Trentino e assistere con una certa vicinanza i progetti di crescita delle nostre imprese — sottolinea — questo è il senso, non tanto una cessione o un’asta. È un asset strategico, comprendo sia necessario procedere, però è importante capirne anche poi il risultato: se dovesse essere Cassa centrale banca, sarà necessario definire quale potrebbe essere la linea che riguarda il nostro territorio, perché MedioCredito molto importante soprattutto per i progetti di crescita delle nostre aziende, per sottoscrivere i minibond, per ristrutturare, per fare progetti di investimento». Per Manzana, insomma, è fondamentale che sia chiara la destinazione: «È importante che MedioCredito rimanga collegata al territorio».
Lo stesso pensiero lo formula il presidente degli artigiani: «Riteniamo si tratti di una banca del territorio e si deve riuscire a fare in modo che sul territorio rimanga — afferma Marco Segatta — pur essendo consapevoli della peculiarità di MedioCredito che fa finanziamenti a medio lungo termine, quindi non dedicati in particolar modo alla piccola e micro impresa».
Il governatore prende nota e guarda avanti: «Si è trattato di una discussione per me molto utile e interessante — conclude — ho fatto un’ operazione ascolto per capire quale potrebbe essere lo scenario migliore per MedioCredito all’interno dell’economia trentina. Non c’è ancora nulla di definitivo, ora vedremo».
Al meeting hanno preso parte anche alcuni rappresentanti di Cassa centrale banca e de La finanziaria trentina.