Ferì il figlio , condannato a 4 anni

Anche per i giudici della Corte di Appello di Trento quell’accoltellamento avvenuto a Dro nel novembre del 2017 fu tentato omicidio. Protagonisti della vicenda un 56enne di origine marocchina che avrebbe cercato di uccidere il figlio di 18 anni a coltellate dopo una lite. A luglio del 2018 era arrivata la sentenza di primo grado: il gup del tribunale di Rovereto aveva inflitto all’uomo 4 anni di reclusione per tentato omicidio. L’episodio risaliva, appunto, all’autunno precedente. I carabinieri della compagnia di Riva del Garda erano stati allertati dai vicini di casa della famiglia, allarmati dalle urla, ma giunti sul posto non avevano trovato in casa il ragazzo che era fuggito. In serata il giovane però si era presentato con una ferita nella schiena al pronto soccorso di Arco. A quel punto era scattata la perquisizione nell’appartamento di Dro, dove i militari avevano trovato un coltello da cucina con lama di 11 centimetri, ancora sporco di sangue. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Fabrizio De Angelis avevano portato gli inquirenti ad accusare il padre di tentato omicidio: la ferita alla schiena si sarebbe fermata a pochi centimetri dal cuore. Un’accusa confermata anche dai giudici della corte d’appello. L’uomo dopo 7 mesi di carcere aveva ottenuto la scarcerazione. La difesa sostenuta dall’avvocato Alessandro Soini però, dopo aver letto le motivazioni che arriveranno in 90 giorni, valuterà il ricorso in Cassazione.