L’episodio in un negozio di Trento. Lo denuncia una donna ai Nas
Polpette normali tra le gluten free Al supermercato arriva la multa
TRENTO Ha rischiato come minimo un fortissimo mal di pancia la ragazzina celiaca che stava per mangiare delle polpette contenenti glutine. Peccato però che quell’alimento la sua mamma lo avesse preso nello scomparto dedicato agli alimenti per celiaci, in un supermercato della città di Trento. Per questo il negozio ha dovuto pagare un conto salato, 4.500 euro di multa.
Era probabilmente un’abitudine per la signora, che da anni faceva i conti con la patologia della figlia: entrare al supermercato e dirigersi verso i reparti dedicati al «gluten free». E così ha fatto anche quella mattina, prelevando da un frigo delle polpette.
Una volta a casa la donna ha iniziato a preparare il pranzo per la figlia che però vedendo il piatto si è insospettita. I celiaci ormai conoscono i propri prodotti e sanno anche che la svista, l’errore, la confusione è purtroppo dietro l’angolo: per questo la ragazza, prima di sedersi a gustarle, per scrupolo, ha voluto leggere l’etichetta che indicava gli ingredienti. Facendo la terribile scoperta: quelle non
erano una gustosa novità ma delle normalissime polpette, quindi contenenti farina di frumento o cereali comunque vietati ai celiaci. Chi è affetto da questa intolleranza alimentare, se ingerisce alimenti non consentiti, rischia notevoli reazioni immunitarie con forti disturbi gastrointestinali e in casi meno frequenti, eppure presenti, choc anafilattico.
La donna ha subito chiamato il supermercato e allertato le forze dell’ordine. Sul posto si sono recati i carabinieri del Nas di Trento, nucleo antisofisticazione, che hanno passato in rassegna e controllato oltre trecento alimenti, presenti sulle scaffalature e nei frighi del negozio dedicati esclusivamente ai prodotti senza glutine e ben contrassegnati. Qui sono state trovate 4 confezioni di polpette tradizionali, quindi potenzialmente pericolose per la salute di un celiaco. È a questo punto scattata la contravvenzione amministrativa per violazione dell’articolo 7 del decreto legislativo 231 del 2017, ossia quello che sanziona coloro che commettono violazioni in materia di informazioni ai consumatori sugli allergeni contenuti negli alimenti.
Al supermercato è stata comminata una sanzione amministrativa di 6.000 euro, scontata del 30 per cento per il pagamento immediato per un totale dunque di 4.500 euro.