Corriere del Trentino

Trasporti: «Alta adesione allo sciopero»

I sindacati: protesta sentita. Nuovo stop per i lavoratori di A22

- E. Fer.

TRENTO Secondo i sindacati l’adesione allo sciopero di ieri di quattro ore dei lavoratori di Trentino trasporti è stata massiccia: «In alcuni settori, tra gli autisti, l’officina e la ferrovia Trento-Bassano ha superato il 90% — fa sapere Stefano Montani della Filt Cgil — siamo in attesa di essere convocati dalla Provincia: se non dovesse succedere proclamere­mo senza dubbio un’altra mobilitazi­one». Domani e domenica, nel frattempo, incroceran­no nuovamente le braccia i lavoratori dell’autostrada del Brennero.

Per i sindacati — la protesta di ieri è stata indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa e Uiltraspor­ti — l’adesione è la dimostrazi­one che la protesta per il rinnovo del contratto è molto sentita tra i lavoratori. «La trattativa con la Provincia è bloccata perché piazza Dante ha messo sul tavolo risorse insufficie­nti ad assicurare un rinnovo dignitoso ai 1.300 lavoratori della spa — ricorda Montani — ma alla luce di quanto dichiarato alla vigilia dal governator­e Maurizio Fugatti (intervenut­o per sottolinea­re che l’ “esecutivo non ha mai ignorato le istanze rappresent­ate dalle organizzaz­ioni sindacali fin dal suo insediamen­to”, ndr) siamo fiduciosi che ci convochi al più presto». Se così non fosse, i confederal­i sono pronti a dichiarare un nuovo sciopero per far valere le proprie ragioni: «Siamo disponibil­i a far ripartire il confronto già da subito — fanno sapere — si deve però ripartire su basi solide. I lavoratori si attendono risposte e un rinnovo dignitoso».

Nel frattempo domani e lunedì i casellanti e il personale tecnico amministra­tivo dell’autostrada del Brennero incroceran­no nuovamente le braccia dopo i due scioperi di agosto: «Le posizioni tra le parti si erano avvicinate a settembre — rivela Montani — a far saltare tutto è stato il cambio di atteggiame­nto di una delle associazio­ni datoriali, la Fise Acap, che ha espressame­nte dichiarato, con un atteggiame­nto incomprens­ibile, la volontà di ritirare la propria disponibil­ità a concordare la clausola sociale, determinan­do l’inevitabil­e rottura delle trattative». A questa associazio­ne aderisce la stessa A22 «e tocca a lei far cambiare idea all’associazio­ne» insiste Montani.

Con le concession­i autostrada­li scadute o in scadenza nei prossimi mesi, a determinar­e il blocco del dialogo, dunque, ancora una volta il confronto sulla clausola sociale, mentre la trattativa pare essere a buon punto sulla parte economica e sul piano normativo.

I casellanti di A22 si fermeranno per l’intero turno di lavoro domani, dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 22 e dalle 22 alle 6 di lunedì. Il personale tecnico amministra­tivo sciopererà per otto ore lunedì.

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Presidio I lavoratori fuori dalla Provincia

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