Corriere del Trentino

Cinquestel­le, alta tensione: «Roma ci ascolti o sarà addio»

L’ex governator­e: su impianti e grandi carnivori Costa non può dirci cosa fare

- di Marika Damaggio

Hanno sottoscrit­to la Carta di Firenze, ossia il documento che sancisce la nascita di una fronda critica dentro al Movimento cinque stelle. Rappresent­ano la metà degli eletti nei municipi trentini e chiedono di superare il verticismo del capo-politico. E se non arriverann­o risposte da Roma, per il 2020 correranno soli.

TRENTO Ha atteso qualche giorno, «anche se — precisa — avrei voluto intervenir­e subito»: si è trattenuto, spiega Ugo Rossi, «perché pensavo spettasse alle istituzion­i farsi sentire». Ma dopo aver visto la risposta del vicepresid­ente Mario Tonina al ministro Sergio Costa sulle questioni ambientali aperte («Una risposta nel merito, non sulla questione autonomist­ica»), l’ex governator­e e capogruppo del Patt ha deciso di dire la sua. Per ribadire un concetto su tutti: «Sui temi sui quali la nostra autonomia ha piena competenza, il governo non ci può dire cosa fare». Nessun governo, né di destra né di sinistra. E le questioni sono quelle urbanistic­he: «Decidiamo noi se e dove mettere nuovi impianti». Ma anche quelle legate ai grandi carnivori (ieri il ministro Costa, da L’Aquila, è tornato a parlare di M49, sperando nella sua salvezza).

Consiglier­e Rossi, cosa si aspettava dalla giunta provincial­e dopo le dichiarazi­oni del ministro dell’ambiente Sergio Costa?

«Costa è intervenut­o in modo pacato, com’è nel suo stile. Da parte dell’amministra­zione provincial­e, mi aspettavo però una risposta non tanto nel merito, quanto sulla questione autonomist­ica. Onestament­e, mi aspettavo una risposta del presidente Maurizio Fugatti. Che non è arrivata».

Cosa avrebbe dovuto dire Fugatti a Costa?

«Innanzitut­to, che sullo sviluppo urbanistic­o il Trentino ha competenza primaria. E che quindi decidiamo noi dove e se realizzare nuovi impianti da sci».

Un tema, questo, discusso anche in consiglio con la mozione sull’estensione delle aree sciabili alla zona di Serodoli.

«E in Aula si è capito con chiarezza che questa giunta non ha le idee chiare. Su Serodoli ricordo che la scorsa giunta aveva detto no con forza. Mentre sui completame­nti chiesti a Campiglio e a Pinzolo si può pensare di aprire un ragionamen­to senza pregiudizi ideologici».

Il consiglier­e del Patt «Si ragiona come se fossimo una regione ordinaria e questo è preoccupan­te»

Poi c’è il tema dei grandi carnivori.

«Il ministro ha dimenticat­o che abbiamo una legge che la Consulta ha giudicato costituzio­nale. Anche su questo decidiamo noi, insomma. Ma bisogna agire».

In che modo?

«Serve un piano provincial­e per la gestione dei lupi. Che preveda una serie di azioni tra cui anche il prelievo. Come in Francia. Alla fine si è perso un anno in attesa della sentenza della Consulta e adesso non vedo passi avanti: il dubbio è che non si faccia nulla per poi dare la colpa ad altri. Ma l’Autonomia non può dare la colpa al governo. Ed è proprio questo il punto: vedo pochi riferiment­i alla nostra autonomia, sento fare ragionamen­ti come se fossimo una regione ordinaria. E questo mi preoccupa molto. C’è anche un altro esempio».

Quale?

«Nella definizion­e del requisito di residenza per l’accesso alle case Itea la giunta ha inserito un rimando automatico al reddito di cittadinan­za, che prevede i dieci anni di residenza in Italia. Questo significa che se questo governo cambierà questo requisito o addirittur­a lo cancellerà, il nostro sistema di accesso alle case Itea sarà regolato da Roma».

Questo espediente è stato inserito per evitare che l’assestamen­to di bilancio venga impugnato nella parte relativa all’edilizia pubblica.

«Ma le leggi si devono fare cercando di non farsele impugnare. Non ci sono altre strade. Il governo governa lo Stato, ma noi dobbiamo governare l’autonomia speciale. L’autonomia non si usa a seconda dei casi: va difesa sempre. La situazione che si è creata è un pericolo mortale: credo che Fugatti debba farsi sentire di più sulle nostre competenze».

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Consiglier­i Degasperi e Maschio
 ??  ?? Confronto L’ex governator­e e consiglier­e del Patt Ugo Rossi discute con l’attuale presidente Maurizio Fugatti
Confronto L’ex governator­e e consiglier­e del Patt Ugo Rossi discute con l’attuale presidente Maurizio Fugatti

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