Corriere del Trentino

L’Aquila senza idee e senz’anima

A Brescia, Craft ha chiuso con zero assist: gli era accaduto solo una volta in carriera

- Stefano Frigo

Zero assist per Craft. Un dato che descrive alla perfezione la prova che l’Aquila Basket ha offerto nell’ultimo turno contro Brescia. Se il tuo miglior giocatore, quello più continuo, il profilo che spesso e volentieri ha preso in mano da solo la situazione, gioca un match quasi disastroso è molto probabile che anche gli altri seguano lo stesso andazzo. Zero assist per Craft sono una rarità assoluta: gli era accaduto una volta sola nella sua carriera italiana, in gara 2 di finale scudetto contro Venezia.

A differenza degli impegni precedenti che avevano visto la Dolomiti Energia produrre un buon basket per 30–35 minuti salvo poi incorrere in sanguinosi blackout che hanno portato in dote parziali negativi, al PalaLeones­sa il canovaccio è stato l’esatto opposto. Pronti via e i bianconeri hanno espresso 7–8 minuti davvero convincent­i tanto da portarsi sul più 11, dopodiché il sipario è calato e lo spettacolo lo hanno fatto solo i ragazzi guidati in panchina da Enzo Esposito. Il terzo quarto, in particolar­e, ha visto Trento completame­nte in balia dei padroni di casa che hanno piazzato un 17–0 chiudendo il periodo 30–11.

Ovviamente dare giudizi definitivi dopo una prestazion­e del genere non sarebbe corretto resta però il fatto che i bianconeri non sono ancora riusciti ad esprimersi su buoni livelli per l’intera durata di una partita dall’inizio della stagione. Troppo altalenant­i le prestazion­i dei nuovi Usa, è invece costante il rendimento insufficie­nte di un Toto Forray molto lontano dalla forma migliore, Fabio Mian ultimament­e è proprio sparito dai radar di Nicola Brienza (mai utilizzato tra Podgorica e Brescia) mentre per Davide Pascolo c’è ancora bisogno di pazienza. Ieri in 14 minuti Dada non ha praticamen­te toccato un solo pallone, molto più incisivo un Andrea Mezzanotte.

E arriviamo ad Alessandro Gentile. Al PalaLeones­sa ha sì realizzato 22 punti, 16 di questi sono però arrivati nell’ultimo periodo a partita ampiamente finita. La sensazione è che l’azzurro voglia ad ogni costo risultare determinan­te ogni volta che viene chiamato in causa, nobile obiettivo che però spesso lo porta a strafare. Toccherà a Brienza riuscire ad incanalare il talento del suo numero 5 — arrivato a roster già completato — così come spetterà al tecnico entrare nella testa dei suoi giocatori per capire per quali motivi spesso si spegne la luce.

Chi non è minimament­e preoccupat­o è il general manager bianconero Salvatore Trainotti: «La prestazion­e di Brescia è figlia degli sforzi profusi con Galatasara­y, Sassari e Buducnost. Sinceramen­te non riesco neppure ad analizzare il secondo tempo visto domenica, mi sembra evidente che siamo proprio saltati fisicament­e, ogni tanto succede l’importante è fare esperienza». Il gm del club di Piazzetta Lunelli continua: «Di sicuro dobbiamo migliorare sotto il punto di vista difensivo ma non c’è motivo di farsi prendere dall’ansia. Ho sempre detto che una prima valutazion­e seria e approfondi­ta sulla squadra la si deve fare tra fine novembre e inizio dicembre, gli alti e bassi fanno parte di tutti i percorsi di crescita». L’Aquila tornerà in campo domani (palla a due alle 19.30) alla Blm Group Arena contro i tedeschi dell’Oldenburg in Eurocup.

 Trainotti Abbiamo pagato lo sforzo delle tre partite precedenti, tra un mese e mezzo valuteremo i progressi del gruppo

 ??  ?? Play
Aaron Craft, regista della Dolomiti Energia (Ciamillo)
Play Aaron Craft, regista della Dolomiti Energia (Ciamillo)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy