Serie D, si salvi chi può
Crisi senza fine Ancora sconfitti Dro e Levico, sempre più sprofondati a fondo classifica Nemmeno Aquaro ha svegliato i gialloverdi mentre preoccupa l’involuzione dei termali
Si salvi chi può. La situazione delle due formazioni provinciali impegnate in serie D si sta facendo, domenica dopo domenica, sempre più tristemente drammatica. Levico e Dro non riescono proprio ad invertire una tendenza che le ha catapultate nei bassissimi fondi della classifica: i gialloblù terzultimi con sei punti, i gialloverdi fanalino di coda a quota quattro.
Anche l’ultimo turno, andato in scena domenica scorsa, ha sancito il fatto che entrambe le squadre stanno attraversando una crisi tanto profonda quanto apparentemente infinita. Il Dro è incappato nella sesta sconfitta consecutiva, superato per 2-1 da quella Virtus Bolzano che mai aveva vinto sino a questo punto della stagione. Vittoria meritata quella raccolta dai ragazzi guidati da Alfredo Sebastiani con un passivo che è rimasto limitato solo perché l’estremo trentino Gentile si è rivelato di gran lunga il migliore dei suoi. Non è servito nemmeno l’arrivo dell’attaccante pugliese Roberto Aquaro — sbarcato ad Oltra mercoledì dopo cinque mesi senza match ufficiali e subito schierato dal primo minuto — a dare una scossa alla manovra dell’undici guidato da Stefano Manfioletti. Per carità, nessuno si aspettava un Dro nelle parti alti della classifica, ma andare avanti di questo passo vorrebbe dire perdere molto presto le speranze di salvezza.
Sconfitta fragorosa anche quella del Levico che ha ceduto di schianto (3-1 al fischio finale) con una diretta concorrente per la permanenza in categoria come il Caravaggio. La prestazione dei ragazzi di Roberto Cortese è stata totalmente incolore, in campo non si è vista neppure quella voglia di lottare indispensabile per rimanere almeno con la testa a galla. «Sono deluso, inutile nascondersi — spiega proprio l’allenatore dei gialloblù —. Non credevo di assistere ad un’involuzione di questo tipo soprattutto dopo esser andati immediatamente in vantaggio con il ritorno al gol di Galesio. Invece ci si siamo fatti superare sotto tutti i punti di vista, sia fisicamente che tecnicamente: mi sembra evidente che la squadra sia impaurita».
La giovane età media del Levico può certamente essere una giustificazione ma anche gli avversari hanno l’obbligo di schierare almeno quattro under 21. Insomma i problemi non sono legati solamente alla linea verde e la posizione dello stesso Cortese non è più così salda. Il presidente Sandro Beretta è uomo ambizioso e, soprattutto, rimane convinto di aver costruito un organico che potrebbe rimanere in categoria senza dover nemmeno soffrire troppo.
L’ipotesi più probabile è che il futuro del tecnico bolzanino si deciderà domenica prossima quando capitan Pralini e compagni se la vedranno in trasferta sul campo della capolista Pro Sesto. Più del risultato, che purtroppo appare quasi scontato, quello che conterà sarà la prestazione.