Corriere del Trentino

Brienza taglia Mian «Voglio accorciare le rotazioni»

Dopo il ko in campionato, la Dolomiti sfida Oldenburg Brienza: «Dovremo fare prevalere la nostra intensità»

- di Stefano Frigo

Voltare pagina dopo la scoppola rimediata domenica scorsa al PalaLeones­sa contro Brescia. L’Aquila avrà già questa sera la possibilit­à di mettersi alle spalle il ko rimediato in terra lombarda affrontand­o alla Blm Group Arena (palla a due alle 19.30 con diretta su Eurosport Player) i tedeschi dell’Oldenburg nella terza giornata di Eurocup. «Del match contro la Germani non c’è molto da dire — ha spiegato il tecnico di Trento, Nicola Brienza ». Dopo 15 minuti di gioco siamo calati vistosamen­te dal punto di vista fisico». Ma non è la sconfitta a Brescia che ha lasciato strascichi nell’ambiente trentino. Il modo è stato clamoroso. E il tecnico non si nasconde.

«Quello che non mi è piaciuto e non accetto è l’aver “sbracato”. In situazioni del genere bisogna essere capaci di limitare i danni e non andare sotto di 30 punti, per questo mi sono sentito in dovere di chiedere scusa ai tifosi». Concluso il capitolo della disfatta in campionato, ora è tempo di passare alla Coppa. Il bilancio racconta di una sconfitta e di una vittoria, quindi stasera è già un match chiave per il futuro europeo della Dolomiti.

L’allenatore dell’Aquila ha analizzato le caratteris­tiche dell’Oldenburg: «Affrontere­mo una squadra di sistema, ben condotta tecnicamen­te e tatticamen­te che può contare su diversi elementi di qualità. Starà a noi riuscire ad anteporre al loro modo di giocare la nostra intensità e la voglia di far vedere a tutti che non siamo quelli di Brescia».

Tra le fila dei tedeschi sicuro protagonis­ta sarà Rickey Paulding, la 37enne ala piccola si avvia infatti a disputare la sua tredicesim­a stagione consecutiv­a con Oldenburg. Il matrimonio celebrato nel 2007 ha avuto lunga durata e Paulding è sempre stato una delle colonne portanti della squadra tedesca.

Lo è stato nello storico trionfo in Bundesliga nel 2009 (MVP delle Finali), lo è stato chiudendo sempre con almeno 11 punti di media e almeno 34 partite a referto in campionato in ognuna delle sue 12 stagioni in gialloblù. A 37 anni suonati, 19 di media in 7DAYS EuroCup nelle prime due partite.

Gli incroci con Oldenburg, a parte i due precedenti nella stagione 2015-16 entrambi vinti da Trento, legano direttamen­te anche Brienza a Gerry Blakes, playmaker fumantino lo scorso anno allenato proprio dal tecnico bianconero a Cantù. Esplosivo mancino con punti nelle mani e guizzi da campione, il classe 1993 è reduce da 16 punti realizzati in casa del Galatasara­y.

«Sicurament­e dovremo fare attenzione anche a lui — ha ripreso l’allenatore di Trento — ma come ho detto è soprattutt­o il sistema di gioco dei tedeschi che può mettere in difficoltà». Chi non ha mai visto il campo nelle ultime uscite è stato Fabio Mian: «È una mia scelta, ovviamente condivisa con il resto dello staff e con la società — ha sottolinea­to Brienza —. Sia chiaro, Mian lavora bene, è un ottimo profession­ista e va d’accordo con tutti i compagni, il problema è che voglio accorciare le rotazioni e in questo momento ho deciso così. Ne abbiamo parlato, gli ho spiegato le motivazion­i, ovviamente non credo sia felice ma non si tratta di un qualcosa che durerà per sempre. So che corro il rischio di perderlo ma, al momento, mi pare la cosa più giusta da fare».

Il tecnico dei bianconeri non vede invece nessun problema sul fronte Toto Forray: «A Brescia tutti hanno reso sotto le aspettativ­e, Toto aveva fatto bene con Sassari e a Podgorica non aveva certo demeritato». Chiaro che le ultime settimane per Trento sono stato un vero tour de force. L’ultima tappa a Brescia ha consegnato alla Dolomiti una durissima lezione da assorbire al più presto. «Il fatto è che con Galatasara­y, Banco di Sardegna e montenegri­ni abbiamo speso moltissime energie fisiche e mentali, questo lo abbiamo pagato a caro prezzo. Tutti. Anche il sottoscrit­to», ha ammesso Brienza. Oggi c’è l’occasione per ripartire immediatam­ente e tenere accesso il sogno europeo in attesa di riprenders­i anche in campionato.

Le scuse ai tifosi

Quello che non mi è piaciuto a Brescia e non accetto è l’aver sbracato. Per questo mi sono sentito in dovere di chiedere scusa ai tifosi

Mian a zero minuti

Una mia scelta condivisa con società e staff: voglio accorciare le rotazioni So che corro il rischio di perderlo ma ora mi sembra la cosa giusta

La sfida di questa sera

Affrontiam­o una squadra di sistema, ben condotta e che può contare su tanti elementi di qualità Spetta a noi il compito di giocare con intensità

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