Sostegno sociale: Naspi prolungata
Fondo di solidarietà, accordo tra le parti. Più disoccupazione e pre-pensionamenti
L’accordo tra le parti sociali per la modifica della disciplina degli interventi del Fondo di solidarietà del Trentino ha avuto il via libera del governo. I ministeri di Economia e lavoro, grazie alla mediazione della Provincia di Trento, hanno dato la loro «benedizione» a un pacchetto di interventi che aiuteranno lavoratori e imprese del territorio: sarà allungato l’assegno di disoccupazione e saranno previsti anticipi pensionistici per chi sceglierà l’Ape volontaria.
TRENTO L’accordo tra le parti sociali per la modifica della disciplina degli interventi del Fondo di solidarietà del Trentino ha avuto il via libera del governo. I ministeri di Economia e lavoro, grazie alla mediazione della Provincia di Trento, hanno dato la loro «benedizione» a un pacchetto di interventi che aiuteranno lavoratori e imprese del territorio: con l’approvazione del decreto interministeriale sarà infatti allungato l’assegno di disoccupazione, sono previsti anticipi pensionistici per chi sceglierà l’Ape volontaria, mentre la formazione potrà raggiungere con maggior capacità anche i dipendenti delle piccole aziende.
I contenuti dell’accordo che ha ricevuto il disco verde nazionale sono stati illustrati nella conferenza stampa che si è tenuta nella sede trentina dell’Inps, a cui hanno partecipato l’assessore provinciale Achille Spinelli, il direttore dell’Inps del Trentino Alto Adige Marco Zanotelli, il direttore di Trento Claudio Floriddia, il presidente del Fondo di solidarietà del Trentino Andrea Grosselli e la consigliera delegata Roberta Meneghini: «Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per l’introduzione di questo strumento — ha affermato Spinelli — che il Trentino ha adottato per primo in Italia. L’obiettivo è quello di sostenere lavoratori e imprese nelle fasi di crisi». L’assessore ha tranquillizzato sui «segnali dell’economia che attualmente non sono negativi», ma ha ammonito a non «abbassare la guardia».
Nel nuovo decreto interministeriale è stato eliminato il tetto aziendale che fissava una soglia rigida alle risorse trasferibili alle aziende a copertura dell’assegno e sono stati ridotti i termini dell’anzianità aziendale dei singoli lavoratori, ampliando così la platea dei beneficiari, che ora comprende anche gli stagionali. Ma sono anche altre le novità introdotte: «Intanto — ha ricordato Grosselli — l’allungamento della Naspi di un mese per chi perde il lavoro a favore di chi ha più di 58 anni di età e di chi proviene da occupazioni stagionali. Si interviene inoltre per rendere più agevole alle piccole imprese l’accesso ai sostegni alla formazione continua dei dipendenti». Piccole imprese spesso penalizzate «in quanto la formazione dei dipendenti sottrae, seppur temporaneamente, forze alla produzione senza che l’organizzazione del lavoro possa supplire». L’ultima novità è il sostegno ai lavoratori che scelgono l’Ape volontaria per ricevere un anticipo della pensione prima della soglia dei 67 anni di età per la pensione di vecchiaia, con l’obbligo di restituire quanto anticipato in vent’anni. Il Fondo di solidarietà del Trentino garantisce sostegni al reddito a circa 54.000 lavoratrici e lavoratori di ben 8.690 piccole imprese e datori di lavoro trentini. Complessivamente il fondo ha accantonato risorse per circa 13,5 milioni di euro, 10,5 milioni derivanti da contributi versati da lavoratori ed imprese mentre 3 milioni sono trasferimenti della Provincia di Trento. «Si tratta di un avanzo consistente — ha spiegato il presidente Grosselli — frutto di una oculata gestione, ma che sicuramente verrà ridotto nei prossimi esercizi quando cominceranno a essere concretamente erogate le prestazioni aggiuntive introdotte dal nuovo decreto. L’obiettivo del comitato amministratore è quello di garantire certezza degli strumenti offerti dal Fondo ai datori di lavoro. Ciò significa mantenere l’equilibrio finanziario affinché il Fondo possa fornire prestazioni anche in futuro qualora la dinamica economica dovesse malauguratamente contrarsi».