Corriere del Trentino

Donazioni, ecco la staffetta del nuoto

Sabato a Gardolo gara benefica aperta a tutti. In Trentino 50.000 donatori

- Marzia Zamattio

Torna la staffetta del nuoto sabato dalle 19 alla piscina di Gardolo con la 24 ore di nuoto. L’evento per sensibiliz­zare alla donazione di sangue e organi sarà affiancato anche da Una partita per la vita, disputa benefica di volley.

TRENTO In Italia ci sono 8.741 persone in attesa di un organo, per la maggior parte di un rene. Trapianti fatti in un anno: 3.311. Sono in molti i malati ancora in attesa di un organo da parte di chi aderisce al Sistema informativ­o trapianti nazionale (Sit): 5 milioni quelli in tutta Italia, più di 50.000 iscritti in Trentino, dei quali 25.000 hanno aderito attraverso il consenso dato al rinnovo della carta di identità elettronic­a. Come ha ricordato Mario Magnani, presidente di Aido Trento.

E proprio per sensibiliz­zare la donazione di organi e di sangue torna l’evento di sabato 19 ottobre, dalle 19 alle 19 di domenica, al palazzetto di Gardolo in via IV novembre, della «24 Ore di nuoto», giunta all’undicesima edizione, organizzat­a dalla Snd- nuotatori trentini, alla quale aderiscono anche Avis (associazio­ne donatori di sangue), Aido (associazio­ne donazione organi) e, da quest’anno, da Aic (gruppo celiaci). Entrata libera. Sempre sabato, con inizio alle 20, ci sarà anche «Una partita per la vita», incontro di volley tra il Club volley trapiantat­i e dializzati e “Gli amici di Loris”.

Alla «24 ore», presentata ieri in Comune, «può partecipar­e chiunque, nuotando anche con il salvagente o i braccioli — ha spiegato il presidente nuotatori trentini Nerio Danieli — l’importante è fare due vasche». E soprattutt­o sensibiliz­zare sul tema della donazione. Come ha ribadito l’assessore comunale allo sport Tiziano Uez, che ha definito «bellissima l’iniziativa di unire sport e donazione», invitando tutti a partecipar­e. «La donazione del sangue è indispensa­bile — ha sottolinea­to Danila Bassetti, presidente Avis Trento — ogni minuto 6 pazienti in Italia hanno bisogno di emo componenti». Mentre Armando Beozzo presidente dell’associazio­ne Celiaci ha ricordato che anche i celiaci possono donare: «Non sono malati».

Ma è stato Loris Puleo, 41 anni «sportivo da quando avevo 5 anni, con la passione del volley», già trapiantat­o e ora in cerca di un altro rene, che gli donerà lo zio Ivano Facchinell­i, se idoneo, a spiegare la partita per la vita: «Per quattro anni ho inaugurato la 24 ore ma ora sono in dialisi e non posso: così ho pensato di organizzar­e questa partita tra il club volley trapiantat­i e dializzati Italia e Gli amici di Loris, rappresent­ativa di pallavolis­ti, in ricordo di Sara Anzanello, pallavolis­ta profession­ista, trapiantat­a sei anni fa e morta l’anno scorso».

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La presentazi­one della «24 ore di nuoto di sabato 19 ottobre
(Pretto-Rensi) Solidariet­à La presentazi­one della «24 ore di nuoto di sabato 19 ottobre

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