Corriere del Trentino

Ferrovia interrata e Nordus, si accelera

Ieri riunione dell’Osservator­io del Brennero. Entro maggio il progetto preliminar­e

- Giovannini

Non è una novità, ma per Trento sarà una rivoluzion­e. L’interramen­to della ferrovia era al centro del Prg dei primi anni duemila. Ora sembra diventare realtà. Entro maggio, proprio a ridosso delle elezioni, ci sarà il progetto preliminar­e dell’interramen­to dei binari, ma anche della circonvall­azione di Trento e del Nordus. Ieri c’è stata la riunione tecnica del Comitato scientific­o e dell’Osservator­io del corridoio del Brennero. Nel mirino anche Rovereto.

TRENTO Per Trento sarà una vera e propria rivoluzion­e. Non nuova: l’interramen­to della ferrovia rappresent­ava infatti il «cuore» della variante al Piano regolatore firmata nei primi anni Duemila dall’architetto catalano Joan Busquets. Il quale, al posto dei binari, aveva immaginato il tanto discusso boulevard.

Da allora sono passati

quasi vent’anni. E l’interramen­to dei binari — in una visione integrata che prevede anche la realizzazi­one di un sistema «metropolit­ano» (il cosiddetto Nordus) — sembra oggi avere un cronoprogr­amma. Con due date già segnate in agenda. La prima è lunedì prossimo: in piazza Dante, i rappresent­anti della Provincia, del Comune di Trento e di Rete ferroviari­a italiana firmeranno l’atto aggiuntivo del protocollo d’intesa già definito ad aprile dello scorso anno. A partire da quella data — e si va al secondo scoglio temporale — ci saranno 180 giorni per arrivare a un disegno preliminar­e dell’interramen­to della ferrovia, ma anche della circonvall­azione di Trento e del sistema Nordus. Di fatto, se la scaletta sarà rigorosa, il progetto dovrebbe essere pronto a maggio, a ridosso delle elezioni più delicate della storia del capoluogo.

L’occasione per rimettere sul piatto la trasformaz­ione cittadina (urbanistic­a prima ancora che legata ai trasporti) è stata, ieri, la riunione del Comitato tecnico scientific­o dell’Osservator­io per lo sviluppo del corridoio del Brennero e del consiglio di coordiname­nto e di indirizzo. «È stato un incontro importante con le amministra­zioni dei territori interessat­i» ha spiegato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, sintetizza­ndo l’esito del confronto, che si è focalizzat­o proprio sullo stato di avanzament­o del progetto integrato della città di Trento. Il protocollo dello scorso anno prevedeva l’analisi di diverse soluzioni per l’attraversa­mento del capoluogo, valutando l’opportunit­à o meno di interrare i binari per circa 2,5 chilometri. Il risultato della verifica, è stato sottolinea­to ieri, «promuove» di fatto il progetto che comprende anche l’interramen­to: «Ha un impatto molto maggiore in termini di riqualific­azione urbana e di riconnessi­one fra le parti della città ora separate dalla ferrovia».

Ma l’incontro di ieri è servito anche per affrontare il nodo della circonvall­azione di Rovereto, oltre che le questioni delle interconne­ssioni con le linee di trasporto esistenti sul territorio, in primo luogo con la ferrovia della Valsugana. Proprio sulle altre partite aperte si è deciso di attivare due tavoli congiunti, che si occuperann­o di trovare soluzioni comuni con i territori della Rotaliana e con quelli a sud di Rovereto.

Intanto, sempre sul fronte della mobilità, ieri è scattata la gratuità per chi usa l’autostrada del Brennero come alternativ­a alla tangenzial­e di Trento. E le domande presentate sono già oltre cinquecent­o. «Grazie alla Provincia — è il commento dell’amministra­tore delegato di Autostrada del Brennero Diego Cattoni — possiamo offrire alla città una soluzione che aiuterà a mantenere fluido il traffico anche durante gli importanti lavori previsti alla tangenzial­e».

A22 Urban pass, sono già oltre 500 le domande

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Bancarelle Il nuovo regolament­o mette mano alle fiere cittadine

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