«Tram, dubbi su costi e utilità» Il Comitato traffico si schiera
Partono le serate «alternative» a quelle istituzionali. Costa: «Valutare il filobus»
BOLZANO «Il nostro obiettivo è quello di fornire ai cittadini le informazioni in modo chiaro e trasparente per essere preparati al referendum del 24 novembre». Il Comitato traffico cittadini Bolzano, promotore della consultazione, tenta di mantenere una linea il più possibile neutra sull’operazione tram («non siamo né a favore, né contro», assicura Michele De Luca). Eppure, nell’annunciare le serate informative, fa letteralmente a pezzi il progetto: i costi, dicono, «non convincono. E poi si dice che il tram ridurrà il traffico, ma come lo farà? Sembra solo uno slogan». Una valida alternativa? Il filobus.
Nelle tre serate informative (domani nella sala Tre santi, mercoledì prossimo nella sala Anna Frank e quello dopo nell’aula magna delle scuole Dante Alighieri, sempre alle 20) sarà proiettato un video con una simulazione della città con il tram su rotaia. Si discuteranno poi una serie di argomenti, da come funziona il mezzo in altre città, ai tempi per la realizzazione della linea 1 (da Ponte Adige a viale Stazione), ai vantaggi e gli svantaggi del tracciato (di circa 7 km con 17 fermate), a quante persone è rivolto il progetto e in quali direttrici.
L’investimento stimato dovrebbe essere di 120 milioni di euro (ripartiti in parti uguali tra Comune, Provincia e Stato), sufficienti per la realizzazione del tracciato, comprensivo del materiale rotabile, e al massimo per la costruzione del deposito-officina. Ma il Comitato sottolinea qualche perplessità. «E poi dobbiamo capire se il tram risponderà alle nostre esigenze in futuro — fanno sapere —. Aspettiamo la presentazione ufficiale del progetto (attesa per domani, ndr), ma siamo convinti che andava fatta prima».
Un mezzo sostenibile, anche economicamente, serve. Il Comitato ne è convinto. Ma propone di considerare il filobus: «Anche questa soluzione fa parte del bando ministeriale (quello che mette a disposizione i contributi, ndr) — dichiara Davide Costa —. È elettrico, se ne potrebbero fare più linee, ha costi inferiori e non ha bisogno di rotaie. Inoltre i tempi di realizzazione sono più brevi, circa 3-4 anni contro i 5, almeno, per il tram». Senza contare i disagi che questo potrebbe creare: «Basta pensare al metrobus — sostiene Costa —. Progetto iniziato nel 2015 e non ancora terminato. Inoltre, quello per il tram non è verde come lo si vuol rappresentare, e in queste serate lo dimostreremo».