Corriere del Trentino

Pancheri rilegge il «De Gasperi» di Othmar Winkler

La genesi dell’opera raccontata da Pancheri. Oggi la presentazi­one

- Brugnara

TRENTO «Un monumento accostante, in cui Alcide De Gasperi non è su un piedistall­o ma nella postura di chi scende nei Sassi. Percorre le scale in direzione delle persone, e nel basamento Winkler ha evocato le tortuose scalinate dei Sassi».

È lo storico dell’arte Roberto Pancheri a darci questo sguardo sulla statua ad Alcide De Gasperi inaugurata a Matera nel 1971. Commission­ata dai vertici nazionali della Democrazia Cristiana a Othmar Winkler (Brunico 1907 - Trento 1999), uno dei massimi artisti del Novecento attivi in Trentino Alto Adige, l’opera è al centro del volume Othmar Winkler a Matera. La genesi del monumento ad Alcide De Gasperi. Curato dallo stesso Pancheri, il libro sarà presentato al pubblico oggi alle 17 a

Trento, nella sede centrale della Cassa Rurale, in via Belenzani 12. Interverra­nno il presidente della Cassa Rurale di Trento Giorgio Fracalossi e il direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Marco Odorizzi. Saranno presenti il figlio dell’artista Ivo Winkler, l’assessore alla Cultura del Comune di Matera Giampaolo D’Andrea e l’onorevole Vincenzo Viti, già assessore alla Cultura della Regione Basilicata. Seguirà l’inaugurazi­one della mostra documentar­ia (visitabile fino al 31 gennaio) sulla genesi del monumento.

Pancheri definisce l’opera di Winkler «carica di responsabi­lità e con la missione di evidenziar­e il nuovo volto, democratic­o e diversamen­te vicino ai cittadini, della politica e dei politici italiana. Un segnale di grande innovazion­e nella concezione di un monumento a un uomo politico», osserva.

In tal senso, la città di Matera considera Alcide De Gasperi un suo benefattor­e, l’uomo politico che per primo ha affrontato seriamente il tema dei Sassi, fra l’altro con un’operazione urbanistic­a portata a termine con successo. In veste di presidente del consiglio, lo statista ha infatti visitato la città nel 1950, dando poi il la al varo della legge 619/1952, che disponeva in materia di risanament­o degli antichi rioni materani. La scultura in bronzo colossale (oltre tre metri) di Alcide De Gasperi, situata proprio a ridosso del moderno quartiere Spine Bianche, sorto con i fondi previsti dalla normativa, suggella quest’unione.

«Mai sottoposto a una lettura critica, in quanto si dava per scontato fosse uno dei tanti monumenti dedicati a un uomo politico, a mio giudizio il merito di Winkler sta nell’aver privato della dimensione di vuota retorica l’omaggio che Matera ha voluto rendere a De Gasperi», riprende Pancheri . Un’opera innovativa, sulla quale è importante ragionare per almeno altre due ragioni: con il volume si vuole anche ricordare lo scultore a vent’anni dalla morte, un artista di cui la Cassa Rurale possiede, tra l’altro, una collezione di opere che sta valorizzan­do. Per Matera continua inoltre il denso anno di eventi che la vede Capitale europea della Cultura 2019. «Un libro come questo va visto non come un fine ma come un mezzo per dare sostanza al tante volte ventilato gemellaggi­o tra Trento e Matera, due terre accomunate anche da una forte tradizione contadina», conclude Pancheri

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Il monumento dedicato allo statista trentino Alcide De Gasperi a Matera
Imponente Il monumento dedicato allo statista trentino Alcide De Gasperi a Matera

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