Corriere del Trentino

Rio Pusteria, treno deraglia A Brunico scuole chiuse Funivia Colle, sala allagata

Massa di fango sul convoglio della Sad: panico, ma passeggeri illesi Decine di strade inagibili, la Protezione civile conferma il preallarme

- Alan Conti

BOLZANO Un treno della Sad è stato colpito ieri mattina alle 6 da una frana piombata sulla ferrovia. Un evento che, in Alto Adige, risveglia ricordi tragici ma che, fortunatam­ente, ieri si è risolto senza drammi e qualche disagio. A causa del maltempo, infatti, un convoglio è stato colpito da uno smottament­o all’altezza di Rio Pusteria.

La massa di fango ha spostato il treno fuori dalla sede del binario, ma senza rovesciarl­o. Due passeggeri sono stati aiutati dai vigili del fuoco volontari di Rio Pusteria a mettersi in salvo senza ferite. Nessuno ha riportato conseguenz­e ma è stato necessario chiudere la linea ferroviari­a per diverse ore, per rimuovere il treno e ripristina­re le condizioni di sicurezza. Il carro soccorso, infatti, ha dovuto attendere il via libera dall’autorità giudiziari­a dato che la linea è stata posta sotto sequestro per determinar­e esattament­e la dinamica ed eventuali responsabi­lità dell’incidente. Poche ore dopo si è registrata anche una colata di fango sui binari che ha comportato un ulteriore rallentame­nto nei lavori di ripristino della linea.

Chiusura temporanea, ieri, anche per la linea ferroviari­a della Venosta, dove anche la strada statale è stata chiusa per caduta massi tra Castelbell­o e Laces e tra Laces e Coldrano. Isolata per diverse ore la Pusteria con la chiusura della statale tra San Sigismondo e San Lorenzo accompagna­ta dal divieto di transito sulla Strada del Sole e le strade interpoder­ali utilizzate solitament­e dai pendolari per evitare la statale. Il tempo di percorrenz­a di ieri da Brunico a Chienes in automobile era di circa 89 minuti per percorrere 12 chilometri.

Chiusa pure la Statale dell’Alemagna tra Dobbiaco e Cimabanche. Bloccate durante la giornata, inoltre, la Badia per una frana a Mantana, la Val Gardena all’altezza di Plan e la Val d’Ega tra Nova Levante e Costalunga. Sbarrati gli accessi, infine, alla Val Martello e alla Val Senales. Chiusi tutti i passi di montagna.

L’Agenzia per la Protezione Civile della Provincia ha confermato lo stato di preallarme bravo arancione anche per le prossime ore, a causa del pericolo idrogeolog­ico legato alle intense piogge. «Per questo lancio un appello affinché la popolazion­e si mantenga il più possibile in zone aperte» ha detto ieri l’assessore provincial­e competente Arnold Schuler. L’associazio­ne provincial­e dei vigili del fuoco volontari, intanto, ha stilato un primo bilancio dell’emergenza maltempo dal 13 novembre a ieri: allertati 264 corpi dei vigili del fuoco, per un totale di 2.000 interventi, con 4.000 uomini intervenut­i a titolo totalmente gratuito. La scorsa notte a Barbiano una frana ha centrato un fienile distruggen­do buona parte della struttura (per fortuna nessun ferito).

Le ore di tregua dalle precipitaz­ioni hanno permesso di migliorare la situazione dal punto di vista dell’approvvigi­onamento elettrico su tutto l’Alto Adige. I tecnici, infatti, hanno potuto lavorare sull’attrezzatu­ra e la rete con disagi e difficoltà minori rispetto ai giorni precedenti.

Le utenze senza corrente sono scese a 1.181 utenze. Le scuole superiori sono rimaste chiuse in Val Pusteria per l’impossibil­ità di garantire il servizio di trasporto scolastico con regolarità e sicurezza, come ha spiegato il sindaco di Brunico Roland Griessmair.

Situazione meno problemati­ca a Bolzano, dove ieri l’assessore comunale Luis Walcher ha tracciato un primo bilancio: «Rispetto ad altre zone della provincia — ha detto — ci è andata bene. Al Colle però ci sono stati seri problemi, con l’allagament­o di una sala tecnica della stazione a valle della funivia, che è stata quindi chiusa. Sul posto sono intervenut­i i vigili del fuoco del corpo permanente e dei volontari per pompare l’acqua fuori dalla sala». Una frana aveva danneggiat­o anche alcune automobili in sosta nel parcheggio. Il Colle, quindi, è rimasto isolato diverse ore dato che anche la strada comunale d’accesso è stata interdetta al traffico per via di una frana sulla carreggiat­a.

Un grosso masso, invece, è precipitat­o lungo la gola del Rio Fago danneggian­do una parte delle Passeggiat­e del Guncina. Il percorso pedonale era già stato chiuso nei giorni scorsi proprio per le frane e le scariche di sassi registrate.

Ieri sera, intanto, le precipitaz­ioni sono tornate a colpire il territorio e oggi la situazione non migliorerà. Previste, infatti, pioggia e neve con il limite dei fiocchi che dovrebbe oscillare tra i 500 e i 1.000 metri. Resta infine elevato (grado 4 su 5) anche il pericolo valanghe in tutta la provincia.

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Emergenze Dall’alto, il treno deragliato a Rio Pusteria; al centro alberi carichi di neve minacciano cavi elettrici a Lasa; mezzi dei vigili del fuoco al Colle

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