Itea, la «patente a punti» non convince i sindaci
TRENTO I sindaci trentini bocciano la patente a punti prevista dalla giunta provinciale per l’accesso all’edilizia pubblica. In particolare, a non piacere è la norma che prevede la perdita dell’alloggio pubblico (o il mancato ottenimento) se all’interno della famiglia è presente un soggetto condannato. «La famiglia non può essere condannata a prescindere» ha detto ieri il sindaco di Denno Fabrizio Inama durante il Consiglio delle Autonomie (presente il governatore Maurizio Fugatti per discutere del bilancio). «Così si fa un’ingiustizia» ha aggiunto il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. Così il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer. «È un messaggio che va dato e che sta già dando i suoi frutti» ha risposto Fugatti, ricordando che sotto la lente sono i reati con condanna a cinque anni.