Corriere del Trentino

Genitori separati, bufera sulla legge

Rinviata una proposta della giunta. L’opposizion­e: «Serve chiarezza»

- Ma. Gio.

TRENTO Quando, ieri mattina, la questione è approdata sul tavolo della conferenza dei capigruppo provincial­i, gli esponenti di minoranza hanno immediatam­ente fatto sentire la propria voce: quel disegno di legge su «interventi a favore di genitori separati», presentato dalla giunta provincial­e e inizialmen­te proposto per le tornate consiliari di febbraio, proprio non è andato giù all’opposizion­e. «Il testo non è ancora stato né presentato né depositato» hanno ribattuto ieri i capigruppo di minoranza. Che hanno ottenuto un rinvio della discussion­e, per poter prima capirne il contenuto. Ma la vicenda non è finita lì. Paolo Ghezzi, al termine della riunione, ha rincarato la dose: «Dopo aver escogitato la vergognosa commission­e speciale di indagine sull’affidament­o dei minori — è stato il commento del capogruppo di Futura — il fugattismo tradiziona­lista fa anche i blitz sui separati? Di fronte all’opposizion­e delle opposizion­i su questa incursione misteriosa, perfino il fugattista Kaswalder fa marcia indietro sull’ordine del giorno al buio. In attesa di capire come l’autonomia a trazione leghista possa cambiare anche il diritto di famiglia. Una cosa è certa: il luogotenen­te di Salvini ha a cuore la felicità e l’infelicità dei trentini».

Ma la conferenza dei capigruppo di ieri, oltre ad aver tratteggia­to il calendario di dicembre per il confronto sulla manovra finanziari­a, è servita anche per fare il punto sul bilancio di previsione 20202022 del consiglio provincial­e (che sarà discusso in Aula nella tornata del 27 e 28 novembre). Nel dettaglio, nella manovra il budget previsto è di circa 11,2 milioni di euro, di circa 141.000 euro inferiore rispetto alla previsione iniziale 2019.

Davanti ai capigruppo, infine, l’autonomist­a Ugo Rossi ha posto il problema delle interrogaz­ioni ancora senza risposta. Su questo argomento, il pentastell­ato Filippo Degasperi ha proposto un question time consiliare dedicato alle interrogaz­ioni non ancora evase. Michele Dallapicco­la (Patt) ha invece lamentato l’«accesso negato agli atti ricevuto dal Servizio foreste e fauna».

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