ANELITO ALLA VITA BUONA
L’Istituto europeo di statistica ha rilevato che un italiano su otto si sente solo, perché non ha nessuno a cui chiedere aiuto o con cui parlare dei suoi problemi. Per lo psichiatra Paolo Crepet «non siamo mai stati così soli da quando possiamo comunicare così facilmente».
Un antidoto alla solitudine è la partecipazione a quelli che la sociologia chiama corpi intermedi, in particolare agli enti non profit sostenuti in gran parte da volontari. Infatti le indagini internazionali evidenziano l’incidenza positiva che l’impegno in attività non profit ha su salute, umore personale, vita relazionale. La Giornata mondiale del volontariato, che si celebra domani, è l’occasione per rendere omaggio a questo straordinario tesoro di umanità, che a volte rimane nascosto.
Secondo il censimento permanente delle istituzioni non profit il Trentino, con 6.002 enti, è il territorio italiano con la più alta presenza in rapporto alla popolazione. L’Alto Adige, con 5.340 enti, è al terzo posto dopo la valle d’Aosta. Dunque, le due province si confermano al top. Gli ambiti operativi prevalenti sono cultura, assistenza sociale, protezione civile, religione, tutela del cittadino. Queste attività sono sostenute per oltre il 92% da volontari. In provincia di Bolzano si registrano 156.476 volontari, la percentuale più alta in rapporto alla popolazione; al terzo posto il Trentino con 118.397 volontari.
Queste cifre, che non comprendono il volontariato informale e occasionale, confermano il permanere di un’ampia e solida rete sociale, in cui si vivono esperienze di partecipazione e appartenenza, si condividono visioni di mondo, si promuovono azioni di miglioramento dell’esistente. Il volontariato è un patrimonio comune di energie e risorse e al contempo una fonte di benessere relazionale: genera apertura e disponibilità tra le persone, migliora la qualità della vita collettiva. Non a caso nelle nostre due provincie, ricche di volontari, si registra la più alta percentuale di fiducia nel prossimo: il 40% degli abitanti della provincia di Bolzano e il 35% della provincia di Trento ritengono che ci si possa fidare di gran parte delle persone.
Anche la vita dei volontari ne trae beneficio: è più gratificante e significativa. L’università di Oxford ha rilevato che le donne anziane sole che fanno del volontariato per almeno due ore alla settimana hanno il medesimo grado di soddisfazione relazionale di chi vive con un coniuge.
L’energia e l’idealità che animano il mondo del volontariato sono dunque motivo di speranza: un argine al dilagare di rabbia e risentimento, la testimonianza che un altro modo di convivere è possibile, il segno che ciascuno ha in sé, al fondo, un anelito alla vita buona.