Studenti trentini promossi, difficoltà in lettura e scienze
Indagine Ocse-Pisa: risultati positivi in matematica, leggera flessione nella lettura e nelle scienze
La preparazione degli studenti trentini è sopra la media nazionale. È quanto emerge dall’inchiesta Ocse-Pisa, i cui risultati sono stati illustrati ieri. In provincia, in sostanza, i ragazzi vanno bene in matematica, anche se si registra qualche difficoltà in più nella lettura e nelle scienze.
TRENTO La preparazione scolastica dei quindicenni trentini rimane sopra la media nazionale, risultato che mostra l’efficacia del sistema scolastico provinciale. Ma è necessario mantenere alto il livello e continuare a migliorare.
È questa l’immagine della scuola trentina che emerge dalla settima indagine Pisa — Programma internazionale per la valutazione degli studenti — svolta nella primavera del 2018. Questa analisi, che viene ripetuta con cadenza triennale, rileva le competenze dei quindicenni scolarizzati negli ambiti di lettura e comprensione del testo, in matematica e in scienze, confrontando i livelli di studenti provenienti da diversi territori e 79 Paesi. Le competenze scelte sono quelle considerate decisive per affrontare la vita adulta. Il focus dell’indagine è puntato, inoltre, sulla capacità del sistema formativo di fornire gli stessi strumenti a tutti, a prescindere dai diversi background sociali. In Trentino l’indagine ha interessato un campione di 1.439 studenti, su un totale di 5.037 (più di un ragazzo su quattro) frequentanti licei, istituti tecnici, formazione professionale e secondarie di primo grado.
I risultati ottenuti in provincia confermano la già buona posizione in riferimento al resto del Paese, con livelli di gran lunga superiori ai valori medi nazionali (si tratta di oltre 20 punti nei tre domini oggetto di verifica) e in linea per quanto riguarda i dati registrati nell’intera ripartizione geografica di appartenenza (Nord Est). Nello specifico, positivi i risultati ottenuti dagli istituti professionali, anche se permane comunque un divario storico rispetto ai licei in costante crescita.
L’assessore all’istruzione Mirko Bisesti, soddisfatto dei risultati raggiunti, guarda con positività al mantenimento e al miglioramento della matematica che si conferma sopra il livello nazionale. Auspica, invece, una crescita per far fronte ad una leggera flessione negativa riscontrata nella lettura e nelle scienze. «Quest’ultimo trend — afferma Bisesti — si registra pure a livello nazionale e riflette la situazione socio-economica che si traduce in criticità anche nel mondo della scuola. C’è da dire però che in rapporto al Pil, l’investimento in istruzione della Provincia è già piuttosto elevato. Per questo motivo — continua l’assessore — è necessario non disperdere le risorse su troppi fronti, ma essere selettivi nella scelta degli obiettivi. Individuare con precisione gli snodi più delicati, scegliere le strategie più efficaci, definire programmi precisi di azione: questo è il progetto che abbiamo in mente».
Anche il presidente del comitato tecnico scientifico di Iprase, Renato Troncon, punta agli investimenti futuri per perfezionare il sistema scolastico. «L’Iprase — sostiene Troncon — prende seriamente in considerazione i risultati positivi, ma anche quelli negativi che richiedono adeguate analisi ed eventuali aggiustamenti».
Infine il direttore di Iprase Luciano Covi evidenzia un fatto già consolidato anche in passato: «In Trentino le ragazze sono più brave dei ragazzi per quanto riguarda la lettura, ma competono alla pari in ambito scientifico. Questo dato, non comune negli altri territori, fa ben sperare e — azzarda Covi — mi piace pensare possa essere considerato una specie di effetto Samantha Cristoforetti».