Parco, agenti in borghese e militari
Comitato per la sicurezza, Mercatino sotto la lente: davanti alla stazione ci sarà un presidio «fisso» dell’Esercito La Lega comunale attacca Caramaschi, il Pd punzecchia Vettorato. Kompatscher media: tutti fanno il massimo
BOLZANO Più agenti in borghese tra la folla e un presidio fisso di militari al Parco della Stazione. Il comitato per l’ordine e la sicurezza si è riunito ieri mattina per discutere dell’accoltellamento avvenuto domenica pomeriggio al parco Stazione di Bolzano, a due passi dal Mercatino. Il prefetto Vito Cusumano ha riunito il sindaco Renzo Caramaschi e il vicesindaco Luis Walcher con i vertici di forze dell’ordine e Truppe Alpine. L’ampliamento delle funzioni di controllo date all’esercito è la misura più concreta presa ieri. Ora bisognerà verificare se la presenza dei militari sarà un deterrente efficace.
Posto che l’area del Mercatino è già presidiata in modo continuativo dalle pattuglie dalle forze dell’ordine (almeno 3-4 unità tra polizia, carabinieri e guardia di finanza in qualsiasi momento) è emersa la necessità di garantire un controllo ancora più capillare. L’utilizzo di più agenti in borghese (e delle unità cinofile) potrebbe consentire un intervento immediato in qualsiasi situazione: dal piccolo borseggio allo scoppio di una lite. L’obiettivo è quello di sedare sul nascere eventuali situazioni pericolose. La prevenzione, invece, è più efficace con il personale in divisa e qui va inquadrata la scelta di rendere ancora più visibili sul territorio i militari come previsto dal piano «Strade sicure». Va detto, comunque, che l’utilizzo del personale in abiti civili è una prassi già attiva da almeno 14 anni tra le bancarelle del Mercatino mentre i militari presidiano, da settimane, la stazione. «Ci siamo coordinati proprio per garantire un’azione più efficace» spiega il sindaco Renzo Caramaschi. «Il presidio militare consiste sostanzialmente nel mezzo Lince di stanza in piazza Tribunale che, periodicamente, effettua servizio di pattugliamento anche in stazione. Abbiamo chiesto di allungare il perimetro di questo controllo al parco antistante. La funzione dei militari sarà quella di collegamento diretto con le forze dell’ordine in caso di urgenza» aggiunge il sindaco che viene accusato dalla Lega di essere immobile.
In Provincia il copione è lo stesso ma a parti invertite con il consigliere provinciale Sandro Repetto (Pd) che prende di mira il vicepresidente della giunta Giuliano Vettorato (Lega). «Un anno di governo della Lega in Provincia e non è stato fatto nulla per piazza Stazione a Bolzano: la Lega governa da un anno e ormai è chiaro che promette ma non mantiene» scrive il primo. «Se passi in ufficio ti spiego le nostre competenze e mi rendo disponibile ad una delega straordinaria da parte del sindaco Renzo Caramaschi» la risposta piccata del secondo.
Una querelle su cui interviene anche il presidente della Provincia, Arno Kompatscher che da un colpo al cerchio e uno alla botte. «So che ad alcuni partiti non piace questo discorso ma l’Alto Adige è un territorio sicuro: i reati sono in diminuzione e gli autori vengono individuati sempre più spesso. Poi — aggiunge — sappiamo che le persone che, per vari motivi, finiscono ai margini si radunano nei maggiori centri in luoghi ben precisi. Come nel parco della stazione. Noi vogliamo lanciare un messaggio deciso: siamo un territorio dove le regole si rispettano e per episodi simili ci sarà tolleranza zero. Credo che tutti, incluso il sindaco di Bolzano, stiano facendo il massimo».