Corriere del Trentino

Piano verso il 2030: più formazione, ricerca e sviluppo

- Massimo Minniti

BOLZANO Più formazione, ricerca e comunicazi­one per la vendita diretta.

Questo è il piano che l’Unione Agricoltor­i - Südtiroler Bauernbund vuole attuare per rafforzare la vendita diretta. Attualment­e in Alto Adige esistono 18.000 aziende agricole, 600 di queste sono venditori diretti che offrono prodotti locali contadini. Entro il 2030 a questi si aggiungera­nno almeno 250 nuove imprese. Adesso per la prima volta verrà offerto un corso di 28 giorni per i venditori diretti, con lezioni specialist­iche, coaching individual­e e visite aziendali.

Per ora il corso è iniziato con 16 partecipan­ti. Ma l’obiettivo è quello di coinvolger­e sempre più agricoltor­i. «La vendita diretta sta crescendo lentamente, perché in passato c’è stata poca formazione — afferma Siegfried Rinner, direttore dell’Unione Agricoltor­i —. Peccato perché l’Alto Adige avrebbe grandi potenziali­tà in questo settore».

L’Unione Agricoltor­i intende sostenere attivament­e i venditori diretti anche con attività di ricerca e sviluppo. Infatti, ci sarà una collaboraz­ione più stretta tra Noi Techpark, la Libera Università di Bolzano e il dipartimen­to Innovazion­e & Energia dell’Unione Agricoltor­i che porterà e migliorerà il processo di produzione di prodotti già esistenti.

Temi centrali della sinergia sono le ricerche di mercato, lo sviluppo del prodotto e l’analisi del processo produttivo. Altro punto su cui lavorare è la comunicazi­one: ci saranno i social media a conquistar­e il segmento premium nella vendita diretta di prodotti locali di qualità. Principale debolezza è stata la logistica. «Attualment­e molti contadini forniscono i loro prodotti solo ai clienti in zona — commenta ancora il presidente Tiefenthal­er — Per il futuro le vendite non saranno più limitate all’area locale, ma l’idea è quella di distribuir­e i prodotti anche nelle aree più lontane».

Con queste misure l’Unione Agricoltor­i vorrebbe aumentare il numero dei venditori diretti, la varietà dei prodotti agricoli e, soprattutt­o, facilitare l’accesso a questo settore che promette un maggior valore aggiunto.

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