«Caro Sandro, prendi la valigia: buon viaggio»
Commosso e toccante l’ultimo saluto, ieri, a Sandro Boato. «Il nipote Enea per accompagnarti nell’ultimo viaggio ha disegnato una valigia — dice la moglie Odilia — vai sereno con la valigia e fai buon viaggio».
TRENTO «Era timido, sensibile, mite. Suo nipote Enea per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio gli ha disegnato una valigia. Con dentro una banana, un gatto, un pesce e anche una volpe. Sandro, vai sereno con la valigia di Enea e fa’ buon viaggio». Si è chiuso con il toccante messaggio di Odilia, la moglie, l’ultimo saluto a Sandro Boato che è stato celebrato ieri nella chiesa di Povo e condotto da don Marcello Farina.
«Ha partecipato all’onda del movimento studentesco e operaio e al rinnovamento della Chiesa del dopo Concilio. Ha vinto tante battaglie, ma assieme abbiamo perso quella della malattia», ha ricordato ancora la moglie. «Torna all’acqua da dove sei venuto — ha detto la figlia Giulia — nella poesia e nella musica ti rincontreremo». Il figlio Matteo ha raccontato la vita familiare: «Un padre eccezionale, anticonvenzionale. Tenace nel difendere la madre Terra, ci ha insegnato a rispettare tutti».
Dall’ambone, dopo la predica di don Farina che ha commentato le Beatitudini – «si addice a Sandro il “beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia”» – hanno parlato anche i fratelli Michele e Marco Boato: «Vedo qui a portare l’ultimo saluto a Sandro un pezzo di storia locale e nazionale. Storie politiche diverse, storie culturali e sociali e delle istituzioni». Sandro Boato era infatti architetto, urbanista, poeta. Ma fu anche consigliere regionale, esponente dei Verdi, pacifista. Tra i banchi della chiesa tanti i volti noti della politica e dei movimenti: «Segno che Sandro ha avuto una sua identità — ha sottolineato il fratello Marco — sapendosi al contempo confrontare con tutti, intrecciando le sue battaglie alle battaglie di molti».
Oltre alla «famiglia» dei Verdi — «la casa dei Verdi che Sandro ha contribuito a fondare», ha affermato la consigliera provinciale Lucia Coppola nel suo ricordo a nome del gruppo ambientalista — erano presenti anche i rappresentanti delle istituzioni. Quelle di oggi, con il vicepresidente della giunta provinciale Mario Tonina, l’ex presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, i consiglieri provinciali Paolo Ghezzi (Futura), Sara Ferrari (Pd), Filippo Degasperi (M5S), la vicesindaca del capoluogo Mariachiara Franzoia e l’assessore Corrado Bungaro. Ma anche i rappresentanti della politica e delle istituzioni di ieri: gli ex presidenti di Provincia e Regione Mario Malossini e Tarcisio Andreolli, la collega consigliera provinciale Franca Berger, l’ex sindacalista e deputato Sandro Schmid, l’ex sottosegretario Giorgio Postal, l’avvocato ed ex consigliere regionale Gianni Lanzinger. Presente alla cerimonia funebre anche il segretario nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, l’ex assessora verde Iva Berasi, l’ex consigliere verde Roberto Franceschini, Edi Rabini della Fondazione Langer, il presidente dell’Ordine degli architetti Marco Giovanazzi, Mao Valpiana in rappresentanza del mondo del pacifismo e della nonviolenza, il presidente del Cnca Claudio Bassetti e l’ex sindacalista Antonio Rapanà. Nutrita anche la presenza degli «ex Lotta Continua», la formazione in cui Sandro Boato aveva militato. Tra questi Loris Lombardini, Roberto De Bernbardis, Mario Caroli, Mario Cossali, Giuseppe Raspadori e Giuseppe Finocchiaro.
Le ceneri di Sandro Boato saranno inumate vicino alla madre Rita nel cimitero di San Michele, nella «sua» Venezia.